John Turturro ‘Gigolò per caso’: “La prostituzione è sempre esistita” (VIDEO)
Giacca blu, camicia bianca, niente cravatta e tono informale. Sorride e scherza con i giornalisti John Turturro, arrivato a Roma per presentare il suo ultimo lavoro: "Fading Gigolo", dal 17 aprile nei cinema italiani. Una commedia, ma dal retrogusto amaro, che mette a nudo le fragilità umane, il senso di solitudine e le difficoltà di dover ricominciare da zero a metà della propria vita. Ed è lui stesso, il regista italoamericano, ad indossare i panni di un gigolò, improvvisato tale per sbarcare il lunario a causa delle cattive difficoltà in cui versa il suo negozio.
A completare l’opera un superbo Woody Allen, nei panni del magnaccia. “Ho parlato a Woody della mia idea – ci racconta Turturro –, ne abbiamo discusso, poi ho scritto la sceneggiatura, gliel’ho inviata, ho raccolto i suoi feedback e l’ho riscritta”. Un lavoro in tandem, dunque, per i due mostri del cinema americano. “Non nascondo – confessa – che spesso le critiche di Woody sono state anche brutali, ma questo mi ha aiutato a realizzare una pellicola più complessa e sofisticata”.
Quanto alla prostituzione, che il film abbraccia e sviscera sia dal punto di vista del gigolò che delle clienti e potenziali tali, secondo Turturro è un tema che andrebbe affrontato con attenzione. “Sono in molti – spiega – a spingere per la legalizzazione della prostituzione. Io credo che dipenda da come si fa. Se si danno a queste persone garanzie, sicurezza e diritti, evitando lo sfruttamento a cui oggi sono sottoposti, allora credo sia una buona cosa”.