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Joker nella bufera: “Istiga alla violenza”. Il regista Todd Phillips sbotta: “E John Wick allora?”

Ancora prima dell’uscita in sala, la pellicola con Joaquin Phoenix sta già suscitando un enorme dibattito in merito alla scene di violenza che potrebbe scatenare. Mentre i famigliari delle vittima di Aurora manifestano preoccupazione e l’Fbi teme sparatorie di massa alla proiezione del film, il regista interviene difendendo il suo film: “L’indignazione ormai è una merce e l’estrema sinistra ragiona come l’estrema destra”.
A cura di Valeria Morini
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"Joker", probabilmente il film più atteso del 2019 insieme alle pellicole di Scorsese e Tarantino, deve ancora arrivare in sala ma sta già facendo discutere in merito all'ormai classico discorso della violenza al cinema. L'origin story dedicata al nemico di Batman ha scatenato alcune polemiche negli Usa, in seguito a una lettera arrivata alla Warner Bros. La missiva è opera di alcuni famigliari delle vittime di Aurora, morte nella terribile strage del 2012 avvenute in una sala cinematografica. Dodici persone vennero assassinate da uno squilibrato durante la proiezione di "Il cavaliere oscuro – Il ritorno" e i parenti degli uccisi hanno espresso grande preoccupazione, temendo che il film con Joaquin Phoenix (in sala dal 3 ottobre) possa portare ad emulazioni e a episodi simili. Il regista Todd Phillips, però, non ci sta. In un'intervista a The Warp, è intervenuto con forza difendendo il suo film.

Todd Phillips attacca la sinistra americana

Onestamente appare clamoroso che uno dei film americani più acclamati dalla critica degli ultimi anni (già premiato con il Leone d'Oro a Venezia) venga accusato di istigare alla violenza prima ancora della sua uscita al cinema, considerata la mole di film densi di scene di uccisioni che popolano gli schermi ogni anno. Phillips ha commentato la vicenda in modo molto critico, sostenendo che le persone stiano semplicemente cercando qualcosa di cui arrabbiarsi poiché "l'indignazione è diventata una merce" nella società americana. Il regista prende di mira certa cultura liberal statunitense che, a suo dire, rischia di manifestare la medesima ottusità dei conservatori più radicali:

Ciò che mi pare incredibile è la facilità con cui l'estrema sinistra ragioni come l'estrema destra. Non abbiamo fatto questo film perché vogliamo glorificare la violenza. Sono sorpreso. Non dovrebbe essere giusto creare una discussione su questi film, sulla violenza? Perché deve essere una brutta cosa se il film porta a fare un discorso di questo tipo?

Il paragone con John Wick

Ancora, in un'altra intervista a AP Entertainment, Phillips ha ribadito il concetto paragonando "Joker" a un action considerato più "innocuo" come "John Wick": "Penso che Aurora sia stata ovviamente una vicenda orribile ma non è qualcosa per cui si può incolpare Il cavaliere oscuro – Il ritorno. Francamente, se fai le tue ricerche sull’accaduto, quel gentiluomo non era entrato nemmeno vestito da Joker, aveva i capelli tinti di rosso. Evidentemente aveva un esaurimento ed è una cosa orribile, ma non c’era nessun collegamento al film se non per il fatto che la strage è avvenuta in una sala cinematografica. Joker si svolge in un mondo immaginario. Può avere implicazioni nel mondo reale, possono esserci opinioni a riguardo, ma è un personaggio immaginario in un mondo immaginario che esiste da 80 anni. Quello che mi infastidisce di più è il fatto che in John Wick 3 ci sia un maschio bianco che uccide 300 persone e tutti ridono e lo incitano. Perché questo film deve essere vincolato a standard diversi? Onestamente non ha senso per me".

L'Fbi teme sparatorie, la Warner risponde alle famiglie di Aurora

Intanto, pare che l'FBI sia in allerta su potenziali casi di sparatorie di massa alle proiezioni di "Joker", in seguito a voci emerse sul dark web.Chiariamo che i famigliari dei morti di Aurora non hanno chiesto la sospensione dei film o una forma di censura, quanto un aiuto specifico alla Warner Bros: "Vi chiediamo di usare la vostra grande influenza per unirvi a noi nella nostra lotta, allo scopo di costruire una comunità più sicura e con meno armi. Di non dare più il vostro sostegno politico a candidati che vengono finanziati dalla NRA (la National Rifle Association, organizzazione che agisce in favore dei detentori di armi da fuoco, ndr) e di votare contro le riforme a favore delle armi. Queste leggi mettono letteralmente in pericolo i vostri fruitori e i vostri dipendenti". Una richiesta più che condivisibile, cui la major hollywoodiana che ha prodotto sia "Joker" che "Il cavaliere oscuro – Il ritorno" ha risposto direttamente:

La violenza con le armi nella nostra società è una questione critica, ed estendiamo il nostro più profondo cordoglio alle vittime e alle famiglie coinvolte da queste tragedie. La nostra compagnia ha una lunga storia di donazioni alle vittime di violenza, tra cui Aurora, e nelle ultime settimane, la nostra società madre si è unita assieme ad altri leader per chiedere ai politici di emanare una legislazione bi-partisan per affrontare questa epidemia. Al contempo, la Warner Bros. crede che una delle funzioni della narrativa sia di innescare delle difficili conversazioni riguardo degli argomenti complicati. Non fate questo errore: né il personaggio fittizio del Joker, né il film promuovono la violenza nel mondo reale. Non è l’intenzione né del film, né dei cineasti né dello studio rendere questo personaggio un eroe.

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