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Keanu Reeves, un attore “troppo buono per questo mondo”

È sicuramente uno degli attori più amati di Hollywood, interprete di numerosi film di successo e volto iconico del cinema dagli anni Novanta. Ma senza ombra di dubbio la più grande peculiarità di Keanu Reeves è la bontà d’animo. Pur essendo un divo non ha mai ostentato la sua notorietà, lontano dai social e dalla mondanità, vive la sua vita, segnata in passato da numerose sofferenze, nella maniera più semplice e umana possibile.
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A cura di Ilaria Costabile
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Ci sono star che brillano della luce riflessa dei set cinematografici e ci sono star che invece brillano di luce propria, che emanano un'aura di purezza a dir poco fuori dal comune. Uno dei pochi volti noti che si può annoverare in questa seconda categoria è, sicuramente, quello dell'attore canadese Keanu Reeves. Ammirato non solo per la sua bravura e la bellezza, ma anche per essere un gentiluomo al punto da non sfiorare le sue fan, nemmeno per sbaglio, durante il selfie di turno e solo, a quanto pare, per non creare imbarazzo.

Una carriera brillante

Protagonista di alcuni film di successo –adesso anche volto di un videogioco– come Matrix, John Wick arrivato al suo terzo capitolo tuttora nelle sale, e tra gli altri Il profumo del mosto selvatico, che lo hanno reso famoso in tutto il mondo è una delle star più amate e apprezzate, ma allo stesso tempo così distante dallo show business che sembra difficile anche considerarlo tale. Keanu Reeves ha iniziato la sua carriera da giovanissimo, a 23 anni era già sul set di Belli e Dannati e non passerà molto tempo da quelle interpretazioni che gli conferiranno un posto nell'olimpo di Hollywood. Ma nonostante il suo talento cresca in maniera esponenziale, l'attore nato in Libano non sembra essere attratto dalla mondanità, preferisce i riflettori dei set a quelli mediatici. La vita l'ha segnato più di qualsiasi ruolo possa aver mai interpretato e la sofferenza gli ha conferito un atteggiamento mite, una bontà smisurata tanto che il New Yorker, in un recente articolo sul suo conto, lo ha definito "troppo buono per questo mondo". E forse è realmente così.

I drammi della vita privata

Keanu Reeves nasce a Beirut nel 1964, la madre è inglese mentre il padre è per metà cinese e per metà hawaiano. Il padre sarà completamente assente nella sua vita, fuggito quando Reeves aveva solo tre anni, e comparso sporadicamente senza la minima intenzione di instaurare un reale rapporto. Qualche anno dopo l'abbandono del padre, insieme alla madre e i fratelli si trasferisce in Canada, a Toronto. Qui il futuro attore inizierà ad avere problemi anche a scuola, scoprendo di essere dislessico e a 17 anni deciderà di lasciare gli studi. Dopo qualche tempo come giocatore di hockey, sport in cui ottiene anche un certo successo, decide di dedicarsi completamente alla recitazione. Ma la sua vita privata, a differenza della sua carriera che man mano inizia la sua ascesa, gli riserva una serie di drammatici eventi nell'arco di pochissimi anni. Appena 23enne dovrà piangere la morte di uno dei suoi amici più cari, conosciuto sul set del suo primo vero film, Belli e Dannati, che sarà ritrovato senza vita a causa di un overdose. Siamo negli anni Novanta, e sul finire del decennio un altro evento catastrofico si abbatterà sulla vita di Keanu Reeves che, nel 1999, anno dell'uscita del primo Matrix,  dopo un'intensa storia d'amore con Jennifer Syme, a causa di un incidente stradale perderà la bambina che la sua compagna portava in grembo. Passati appena 18 mesi sarà nuovamente la strada a privarlo della serenità. Nel 2001 Jennifer Syme perde il controllo della sua macchina e perde la vita, gettando l'attore in una profonda disperazione. Anche nella sua famiglia d'origine i dolori non mancano, dal momento che la sorella Kim che vive in Italia, ad Anacapri, e a cui è molto legato, combatte da anni con la leucemia. Infatti non è inusuale trovarlo in Italia, magari anche per le strade di Roma, dove spesso si reca per stare accanto alla sorella durante le cure, solitamente piuttosto lunghe.

La bontà che spopola sul web

Un eroe, un guerriero, un ladro e assassino senza scrupoli nei suoi film eppure un uomo così straordinariamente normale nella realtà. Un uomo che prende la metropolitana come chiunque altro e che, a differenza della massa circostante, lascia il posto a sedere ad una donna nel vagone del metrò; un divo che non si approfitta della sua notorietà per comportarsi in maniera inappropriata ma, anzi, al limite del rispetto anche durante le foto con le fan, a cui non si sottrae mai, non le sfiora neanche per sbaglio. Keanu Reeves è una star che non è famelica di visibilità, lontano dai social, che però lo osannano, lontano dal mondo patinato, ha dimostrato più volte di essere una persona dotata di un animo buono, prima di essere un divo del cinema. Paradossalmente tutta questa normalità lo ha reso ancora più famoso, ancora più apprezzato, un vero e proprio idolo. E forse questa è la più grande lezione di vita che, chi ha la capacità di vivere mille vite in una, come qualsiasi attore, può impartire al resto del mondo che vorrebbe un briciolo di notorietà, ma che visti i tempi, forse non saprebbe nemmeno calibrare.

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