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Khaleesi di Game of Thrones rifiutò 50 sfumature: “Mai nuda come Anastasia”

Si aggiunge un altro illustre rifiuto a quelli già collezionati dal film “50 sfumature di grigio”. Inizialmente, il ruolo di Anastasia Steele sarebbe stato proposto a Emilia Clarke di Game of Thrones ma l’attrice avrebbe rifiutato per le troppe scene di nudo.
A cura di Stefania Rocco
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Il successo interplanetario del film “50 sfumature di grigio” sarebbe potuto servire come specchietto per le allodole in vista della formazione del cast. Così non è stato e nonostante sia apparso chiaro fin da subito che la pellicola sarebbe stata tra i maggiori successi dell’anno cinematografico in corso (e gli incassi stellari realizzati lo dimostrano) sono tantissimi gli attori che si sono rifiutati di prestare il volto (e il corpo) ai due protagonisti della fortunata saga letteraria nata dalla penna di E. L. James. Dopo il diniego di David Gandy e il forfait di Charlie Hunnam, anche l’attrice Emilia Clarke rivela di essere stata contattata per la parte di Anastasia Steele ma dopo due incontri con l’ex regista Sam Taylor Jhonson, l’attrice avrebbe rifiutato la parte. A distanza di mesi da quel momento, la Khaleesi di Game of Thrones racconta di aver rifiutato con dolore il ruolo a causa delle troppe scene di nudo. Già in passato, infatti, aveva annunciato che non avrebbe più recitato senza veli:

Ho fatto scene di nudo in passato, e non volevo essere etichettata in quell'ambito e continuare a farlo. In quel momento mi ha spezzato il cuore rifiutare il ruolo ma non ho alcun rimpianto.

La Daenerys Targaryen della fortunata serie tv è stata costretta a recitare nuda già in fin troppe occasioni, per esigenze di copione. Non solo per il ruolo della Madre dei draghi ne “Il trono di spade”, Emilia ha recitato senza veli anche a teatro e, sebbene non abbia problemi o imbarazzi di sorta nei confronti della nudità, teme che l’attitudine a liberarsi così in fretta degli abiti di fronte alla macchina da presa possa finire con l’attaccarla addosso un’etichetta, cosa che l’attrice intende evitare con ogni mezzo a sua disposizione per poter avere la libertà futura di potersi candidare per ruoli che non presuppongano necessariamente una fisicità di un certo tipo.

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