L’indimenticabile Patrick Swayze in 5 punti essenziali
Nel giro di pochi giorni, la tv italiana ha ritrasmesso “Dirty Dancing- Balli proibiti” e “Ghost – Fantasma”. Successo clamoroso, come ogni volta. Il merito va sicuramente alle trame romantiche e strappalacrime, che fanno colpo soprattutto sul pubblico femminile, ma di certo a rendere intramontabili entrambe le pellicole è stato il protagonista maschile, Patrick Swayze, scomparso nel 2009 a seguito di un cancro al pancreas. Noi di Fanpage abbiamo racchiuso la sua vita, carriera e successi in 5 punti essenziali per far si che il mito non muoia mai.
1 – La danza nel sangue: Patrick è figlio di un ingegnere chimico e cowboy da rode e di una coreografa e proprietaria di una scuola di ballo e fin da piccolo ha mostrato spiccate qualità artistiche. Iniziò a prendere lezioni di danza classica proprio grazie al lavoro della madre e, nonostante i suoi amici lo prendessero in giro, continuò imperterrito, cimentandosi anche in altre discipline sportive come il pattinaggio artistico, il Taekwondo e anche il football americano. Nel 1972 si trasferì a New York e completò la sua formazione alle scuole di ballo Joffrey Ballet e Harkness Ballet. Successivamente lavorò nel corpo di ballo di “Disney on Parade” e nel musical “Grease” a Broadway, alternando con Richard Gere nel ruolo di Danny. Purtroppo, in seguito ad un incidente, le condizioni del suo ginocchio furono fortemente compromesse e quindi decise di intraprendere seriamente la carriera d’attore.
2 – Successi clamorosi e cocenti delusioni: Nel 1979 andò a Los Angeles e per mantenersi iniziò a lavorare come commesso e operaio. Il debutto avvenne lo stesso anni nel film “Skatetown, U.S.A.”, dove interpretava la parte del capo di una banda che girava sui pattini a rotelle. Nel 983 entrò a far parte del telefilm “La banda dei sette” e fu chiamato da Francis Ford Coppola per il film cult “I ragazzi della 56esima strada”, dove conobbe Tom Cruise, Rob Lowe e Matt Dillon. La popolarità fu raggiunta con la miniserie televisiva “Nord e Sud”, ambientata durante la guerra di secessione americana sullo sfondo della quale c’era la struggente storia d’amore tra l’eroe Orry Main (Swayze) e Madeline Fabray LaMotte, interpretata da Lesley-Anne Down. Nel 1987 arriva lo strabiliante successo con “Dirty Dancing – Balli proibiti”, dove gli viene affidato il ruolo del sexy istruttore di ballo Johnny Castle. 300 milioni d’incasso in tutto il mondo e una candidatura al Golden Globe. Il brano “She’s Like the Wind”, uno dei pezzi più belli della colonna sonora, è stato scritto da Swayze con Stacy Widelitz. Dopo ha scelto ruoli da macho in film come “Alba d’acciaio”, “Vendetta trasversale” e “Il duro del Road House” ma senza ottenere grandi consensi. Nel 1990 balza di nuovo all’onore delle cronache per il ruolo di Sam Wheat in “Ghost”, con Demi Moore e Whoopi Goldberg e l’anno dopo interpreta con successo l’action-thriller “Point Break”, nei panni del surfista rapinatore Bodhi. Gli anni ’90 lo vedono protagonista di pellicole di scarso successo come “La città della gioia”, “Pecos Bill – Una leggenda per amico” (1995), “A Wong Foo, grazie di tutto! Julie Newmar”, nel ruolo di una drag queen. Nel 2000 gira “Vite nascoste” con Melanie Griffith e l’anno dopo “Donnie Darko”, nel ruolo di un predicatore pedofilo. Nel 2004 prende parte al sequel “Dirty Dancing 2” dove interpreta il ruolo di un maturo istruttore di danza. Nel 2005 gira la commedia “La famiglia omicidi” e l’anno dopo debutta è a teatro con il musical “Guys and Dolls”. Gli ultimi impegni sono stati il film “Powder Blue” con Jessica Biel e la serie televisiva “The Beast”.
3 – La dipendenza e le tragedie familiari: nel 1982 il padre di Patrick morì a 57 anni a causa di un arresto cardiaco. La morte del genitore lo colpì profondamente e lo portò sulla strada dell’alcolismo. Fortunatamente decise di andare in una clinica per disintossicarsi e in seguito si ritirò nel suo ranch. Ma purtroppo, l’enorme successo riscosso con “Dirty Dancing” gli fece perdere di nuovo il controllo e oltre all’alcol cominciò a consumare anche cocaina. Un altro colpo letale fu la perdita dell’amata sorella Vicky, che da tempo soffriva di depressione, per un overdose di farmaci. Nel 2000 l’attore ebbe anche un incidente aereo da cui uscì illeso, ma i media si scatenarono subito asserendo che Swayze era alla guida del suo bimotore completamente ubriaco.
4 – Una bellissima storia d’amore ma senza figli: Swayze ha sposato, nel 1975, la bellissima attrice e ballerina Lisa Niemi, che ha recitato con lui nel film “Alba d’acciaio” e, nel 2003, ha scritto, diretto e prodotto assieme al marito il film “One Last Dance”, ispirato proprio ai loro anni di gavetta come aspiranti ballerini. I due si sono conosciuti alla scuola di danza della madre di Patrick e da li sono stati inseparabili. Purtroppo non hanno mai avuto figli, anche se nel 1990, durante un’ecografia, Lisa scoprì di essere in attesa ma che il suo bimbo era morto. L’infausto evento li rese però ancora più forti e decisero di prendere in considerazione anche l’adozione, un progetto che comunque è rimasto insoluto.
5 – Quel maledetto “Dirty Dancing”: Il favoloso successo di “Dirty Dancing”, diretto da Emile Ardolino, è stato accompagnato, negli anni, anche da una misteriosa e lugubre maledizione. In pratica, tutti quelli che hanno lavorato sul set o dietro le quinte, sono stati colpiti da una serie di tragedie, personali e lavorative, incluso Patrick Swayze. Lo studio di produzione del film, il Vestron Video, nonostante gli enormi incassi del film produsse una serie di flop che lo portarono alla bancarotta nel 1990. Il clamore della pellicola ebbe il paradossale effetto di bloccare la carriera degli attori. I due protagonisti Patrick Swayze e Jennifer Grey subirono negli anni diverse parodie, e finirono per non riuscire ad avere ruoli in film importanti per molti anni. Per Swayze la situazione si sbloccò nel 1990 grazie al film “Ghost” ma La Grey, invece, dopo alcuni interventi di chirurgia estetica che le hanno completamente cambiato il viso, non riuscì mai più a girare film importanti. L'attore Max Cantor – che interpretava il ruolo di Robbie – abbandonò la carriera cinematografica per diventare scrittore, ma poi morì per overdose di eroina, nel 1991. Il regista Emile Ardolino morì di AIDS nel 1993. Una delle ballerine professioniste del film, Jennifer Stahl, venne uccisa nel 2001. Jerry Orbach, che interpretava la parte del padre di Baby, è morto nel 2004 per un tumore alla prostata. Patrick Swayze è morto, a 57enne (la stessa età di suo padre) nel 2009, dopo aver lottato contro un cancro al pancreas che lo ha consumato in 20 mesi. Sta di fatto che la sua stella brilla e brillerà sempre sulla Walk of Fame, dal 1997, e nei cuori dei suoi fan.