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La collina dei papaveri è il nuovo film del geniale Goro Miyazaki

L’amato regista torna al cinema con un altro capolavoro d’animazione made in Japan, ambientato nella Yokohama del 1963, con al centro una stupenda storia d’amicizia e d’unione.
A cura di Ciro Brandi
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La collina dei papaveri

Sta per arrivare nelle nostre sale un altro grandioso prodotto del famoso Studio Ghibli,lo stesso de “Il Castello errante di Howl”, “Ponyo” e “Totoro e Arietty”. Si tratta dello stupendo film d’animazione giapponese “La collina dei papaveri”, diretto da Goro Miyazaki, al suo secondo lungometraggio dopo “I racconti di Terramare”, del 2006, presentato fuori concorso al 63° Festival di Venezia. Stavolta il regista ci racconta la storia di due giovani, legati da una forte amicizia, che decidono di unire le forze per salvare il loro vecchio liceo dalla demolizione, immersi in un periodo storico estremamente interessante. E’ scontato dirvi che la cura dei dettagli è maniacale, e le immagini, i disegni e i colori utilizzati per rendere al meglio l’immagine del Giappone degli anni ’60 è assolutamente fenomenale. In Giappone la pellicola è stata campione d’incassi e ha vinto l’Awards of the Japanese Academy per il miglior film animato dell’anno. Un risultato che ripaga di tutta la fatica fatta per dar vita a questo progetto, per i continui rinvii dovuti ai black-out seguiti al terremoto e allo tsunami del 2011.

La trama

La collina dei papaveri

Miyazaki ci porta nella Yokohama del 1963, città sede l’anno prima dei Giochi Olimpici di Tokyo, che segnarono il trionfo definitivo della ricostruzione del Giappone dopo il disastro nucleare. La protagonista femminile è la giovane Umi, 16 anni, orfana di padre (morto durante la Guerra di Corea), vive con la nonna e i fratelli in una casa enorme, che era un ex- ospedale, sulla cosidetta collina dei papaveri, da cui si vede tutto il porto. Ogni mattina, Umi issa due bandiere si segnalazione marittima che riportano il messaggio “prego per una navigazione sicura”, tradizione che le aveva inculcato il padre quando era piccola. Shun, invece, ha 17 anni e ogni giorno suo padre adottivo lo accompagna al porto con il rimorchiatore, da dove poi si reca a scuola. Il giovane è sempre più incuriosito dal rituale delle bandiere che si ripete quotidianamente, tanto da scrivere una poesia, che pubblica sul giornale della scuola, di cui è responsabile. Umi e Shun s’incontrano proprio a scuola, durante le discussioni che si scatenano intorno alla potenziale demolizione del “Quartier Latin”, storica sede dei club scolastici, ormai fatiscente e non in linea con la modernità circostante. Umi  e altri studenti si dichiarano disponibili a ristrutturare insieme l’edificio e proprio durante i lavori, Shun avrà l’opportunità di conoscere meglio la giovane amica, scoprendo segreti di vitale importanza che renderanno il loro legame indissolubile.

I personaggi

La collina dei papaveri

Oltre Umi e Shun, gli altri personaggi del film sono: Shirō Mizunuma, amico di Shun e collaboratore del giornale scolastico, presidente del Quartier Latin; Ryōko Matsuzaki, madre di Umi, Sora e Riku. Docente presso un'università degli Stati Uniti e proprio a causa del lavoro è spesso assente; Hana Matsuzaki, nonna materna di Umi, Sora e Riku, aiuta Umi nella gestione della casa; Yoshio Onodera, vecchio amico dei genitori di Umi e Shun; Dirigente capo Tokumaru, Presidente della fondazione proprietaria della scuola superiore Kounan; Miki Hokuto, Tirocinante ospite presso la famiglia Matsuzaki; Akio Kazama, padre adottivo di Shun; Sora Matsuzaki, sorella minore di Umi; Riku Matsuzaki, fratello minore di Umi; Sachiko Hirokoji, studentessa della scuola d'arte ospite presso la famiglia Matsuzaki.

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