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“La famiglia Bélier”: la voce del cuore nel mondo dei sordomuti

E’ in arrivo nelle nostre sale la commedia francese che ha portato 7 milioni di spettatori in patria, incentrata su una famiglia dove tutti sono sordi tranne la figlia Paula, 16 anni. La ragazza fa da interprete a tutti, ma quando decide di partecipare ad un concorso canoro a Parigi, si troverà di fronte ad un bivio: restare con la famiglia o spiccare il volo?
A cura di Ciro Brandi
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La commedia francese, da un po’ di anni, sta riscuotendo un ottimo successo anche nel nostro paese. Sdoganata dal bellissimo “Quasi amici”, film del 2011 diretto da Olivier Nakache e Éric Toledano, forse ad attrarre gli italiani è proprio quel sapiente mix tra risate e commozione suscitate dalle avventure dei protagonisti. Ebbene, il 26 marzo, grazie a BiM  distribuzione, arriverà nelle nostre sale “La famiglia Bélier”, pellicola diretta da Eric Lartigau, che in patria ha riscosso un successo clamoroso, portando al cinema più di 7 milioni di spettatori nelle prime due settimane di programmazione. Ad attrarre così tante persone è stata, innanzitutto, l’originalità della storia, incentrata sulla famiglia che da il titolo al film, in cui tutti i componenti sono sordi, tranne la figlia Paula, di 16 anni, che fa da interprete a tutti. Naturalmente, ciò provocherà siparietti e gag surreali ed esilaranti, ma quando Paula, però, vorrà intraprendere la strada di cantante, si troverà ad un bivio al quale avrebbe decisamente preferito non arrivare.

La normalità, i preconcetti e il valore dei nostri sogni

Nei panni di Paula c’è la giovane e talentuosa Louane Emera, premiata per la sua performance con  un Best Newcomer (Female), alla 40esima edizione dei César Awards, gli Oscar francesi. La Emera, come tutti gli altri bravissimi componenti del cast ha dovuto studiare il linguaggio dei segni, ma la cosa più eccezionale che la pellicola trasmette è il senso di “normalità” vissuto dai protagonisti. Per tutti loro, la “normalità” è essere sordomuti, quindi è solo il “mondo esterno” che li vede diversi. Il regista Lartigau riesce a costruire, proprio come avvenuto già ai registi di “Quasi amici”, una struttura perfetta fatta, inizialmente, di risate, spensieratezza, gioia di vivere, a cui affianca sentimenti più duri quali la rabbia, la paura e l’egoismo nella seconda parte del film. Il risultato è la commedia perfetta che, una volta usciti dal cinema, ci avrà fatto ridere come matti ma ci farà, soprattutto, riflettere tutta la sera, e forse anche di più, sui nostri preconcetti e sul vero valore dei nostri sogni.

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La trama

Nella famiglia Bélier, sono tutti sordi tranne Paula, che ha 16 anni. Nella vita di tutti i giorni, Paula svolge il ruolo indispensabile di interprete dei suoi genitori, in particolare nella gestione della fattoria di famiglia. Un giorno, incoraggiata dal signor Thomasson, professore di musica che ha scoperto in lei il dono del canto, decide di prepararsi per partecipare al concorso canoro di Radio France, a Parigi. Una scelta di vita che per lei comporterebbe l'allontanamento dalla sua famiglia e l'inevitabile passaggio verso l'età adulta.

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Il cast

Oltre alla straordinaria Louane Emera (Paula Bélier), il cast è composto da: François Damiens (Rodolphe Bélier), Karin Viard (Gigi Bélier), Eric Elmosnino (Signor Fabien Thomasson, il professore di musica), Roxane Duran (Mathilde), Ilian Bergala (Gabriel), Luca Gelberg (Quentin Bélier), Mar Sodupe (Signoria Dos Santos, la professoressa di spagnolo), Jerome Kircher (Il dottor Pugeot), Stéphan Wojtowicz (Il sindaco), Bruno Gomila (Rossigneux), Céline Jorrion (la giornalista di France 3), Clémence Lassalas (Karène) e Manuel Weber (il veterinario).

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