176 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“La fattoria dei nostri sogni”, la storia vera dei coniugi Chester al cinema dal 5 settembre

John Chester e sua moglie Molly hanno girato questo documentario nell’arco di 8 anni in cui realizzano il loro desiderio più grande: quello di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. In USA è diventato un caso cinematografico e ha portato a casa premi molto importanti. Da noi arriverà dal 5 settembre.
A cura di Ciro Brandi
176 CONDIVISIONI
Immagine

Sta per arrivare nelle nostre sale lo splendido documentario “La fattoria dei nostri sogni”(“The Biggest Little Farm”), di e con John Chester. Pluripremiato all’estero e diventato proprio un caso eclatante soprattutto negli Stati Uniti, il documentario è stato girato nell’arco di 8 anni proprio da Chester che, con sua moglie Molly, ha realizza il sogno della sua vita fuggendo dalla città.

Una fattoria a coltivazione biologica e totalmente ecosostenibile

La pellicola, infatti, narra la storia vera dei coniugi Chester, un operatore video e una food blogger che un giorno, decideranno di andare via dal caos di Los Angeles per realizzare il loro desiderio più grande: quello di costruire dal nulla un’enorme fattoria seguendo i criteri della coltivazione biologica e di una completa sostenibilità ambientale. In questo loro straordinario progetto, si faranno aiutare dal guru dell’agricoltura Alan York e, tra mille difficoltà, momenti esaltanti e cocenti delusioni, i due protagonisti impareranno a comprendere i ritmi più profondi della natura, fino a riuscire nella loro formidabile impresa. Oggi, la fattori si chiama Apricot Lane e si estende per oltre 200 acri, ospitando raccoglie circa 850 animali e 75 varietà di coltivazioni biodinamiche.

Riguardo le riprese del documentario, Chester ha detto:

Abbiamo girato 365 giorni all’anno per quasi 8 anni. In questa avventura c’è stata una tensione costante per me tra i bisogni della fattoria e quelli del film. La cosa bella della natura e di una fattoria, in ogni caso, è che hanno dei ritmi propri e si può prevedere in anticipo cosa sta per succedere. Si tratta di osservare e stare lì ad aspettare che accada qualcosa. Questa è ovviamente la formula perfetta per girare un documentario sulla natura ma è buffo che valga anche per mandare avanti una fattoria: osservare e giocare d’anticipo. Ed entrambi richiedono una certa dose di umiltà. La vera sfida per me è stata poi la decisione di filmare anche tutti i problemi che stavamo vivendo e gli errori che abbiamo commesso. Ho dovuto mettere da parte il mio orgoglio ma sono felice del risultato finale, perché il film è molto più credibile e coinvolgente. Spero che il film sia visto soprattutto dai più giovani e che il pubblico capisca, come abbiamo capito noi, che una collaborazione con la natura offre infinite possibilità, che a volte siamo troppo distratti per vedere. La natura ha tutte le risposte di cui abbiamo bisogno.

Un caso in USA e i premi già conquistati

Chester ha curato la sceneggiatura con Mark Monroe e la fotografia in collaborazione con Benji Lanpher, Mallory Cunningham, Chris Martin, Kyle Romanek. Il montaggio è stato affidato a Amy Overbeck e le musiche a Jeff Beal.  Prodotto dalla FarmLore Films, “La fattori dei nostri sogni” è uscito lo scorso maggio in USA inizialmente in sole 5 sale ma poi il passaparola ha fatto si che diventassero ben 285 e sono arrivati anche i riconoscimenti. Infatti, l’opera ha vinto il Premio del Pubblico al Palm Springs International Film Festival e all’American Film Institute Fest e Il Gran Premio della Giuria al Boulder Film Festival. Nei cinema italiani sarà distribuito da Teodora Films a partire dal 5 settembre. Imperdibile.

176 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views