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La Metro-Goldwyn-Mayer compie 90 anni: il leone Leo lascia le impronte

La celeberrima casa di produzione statunitense è nata nel 1924 e con i suoi straordinari film, finora, ha vinto ben 208 Oscar. La sua storia è riassunta in un fenomenale video di appena due minuti.
A cura di Ciro Brandi
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Quest’anno sarà celebrato un compleanno molto speciale. La Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), la celeberrima compagnia privata di cineproduzione statunitense, caratterizzata dall’inconfondibile leone come mascotte che, con i suoi film, ha vinto ben 208 Oscar. La compagnia è nata, precisamente, il 16 aprile 1924, ad opera di Marcus Loew, che fuse la Metro Picture Corporation con la Goldwyn Picture e la Louis B. Mayer Productions, ponendo a capo della società proprio Mayer. Il successo è rapidissimo, grazie anche alle ingenti risorse economiche derivanti dalle compartecipazioni bancarie e dalle catene di cinema affiliati. Il primo film prodotto è “L'uomo che prende gli schiaffi”. Il produttore è Irving Thalberg, praticamente una leggenda, scomparso nel 1936, e i primi grandi successi sono film come “Rapacità” (1924) di Erich von Stroheim, “Ben Hur” (1926) di Fred Niblo, e “La tragedia del Bounty”(1935), vincitore del premio Oscar al miglior film. Nel 1928, con l'invenzione del sonoro, Leo the Lion, la mascotte, ebbe per la prima volta un ruggito sonoro e gli attori che firmarono contratti con la MGM sono stelle immortali del cinema mondiale: Clark Gable, Greta Garbo, Jean Harlow, Spencer Tracy, Joan Crawford, James Stewart, Judy Garland e registi del calibro di Vincente Minnelli, George Cukor, King Vidor e W.S. Van Dyke.

I film cult della Metro-Goldwyn-Mayer (GALLERY)

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Negli anni tra la morte di Thalberg e la Seconda guerra mondiale, la MGM trionfa ai botteghini con pietre miliari come “Via col vento” e il musical “Il mago di Oz”, entrambi diretti nel 1939 da Victor Fleming, ma anche alcune serie di successo come quella de “L'uomo ombra”, con William Powell e Myrna Loy e “Tarzan”. Dal 1940 in poi, sono iniziate le storie a cartoni animati di “Tom & Jerry”. Durante la guerra, Louis B. Mayer ordinò la produzione di una serie di film propagandistici, come “La signora Miniver” (1942), e dopo un periodo di crisi, tra gli anni ‘40 e ’50, la MGM produce, grandi musical, con musiche scritte da Irving Berlin e George Gershwin e  passa all’uso del technicolor. Gli attori più in voga del momento sono Gene Kelly e Stanley Donen, con il cult “Cantando sotto la pioggia”, (1952) e il meraviglioso Fred Astaire che ci ha fatto emozionare in “Ti amavo senza saperlo”(1948) e “Spettacolo di varietà” (1953).

Negli anni ‘50 vengono prodotti anche i successi “Il bruto e la bella (1952) di Vincente Minnelli, e il kolossal, “Ben-Hur” (1959) di William Wyler, che stabilisce un nuovo record con 11 premi Oscar vinti. Nel 1962 arriva il primo film sull’Agente 007/James Bond, con Sean Connery e l’anno dopo, viene nominato a capo della società Robert O'Brien che riesce a produrre capolavori come “Il dottor Živago”(1965), “Quella sporca dozzina”(1967) e “2001: Odissea nello spazio”(1968). In seguito, altre produzioni di rilievo furono  “Rocky” (1976) con Sylvester Stallone, “Thelma & Louise” (1991) e “La maschera di ferro” (1998), con Leonardo DiCaprio.

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Nei primi anni ’90, una cordata di imprenditori italiani, capeggiata dai finanzieri Giancarlo Parretti e Florio Fiorini, acquisì la società, con l'appoggio della banca francese Crédit Lyonnais. Poco dopo, Parretti dichiarò fallimento cedendo l'azienda al gruppo transalpino Chargeurs. L'8 aprile 2005 la compagnia è stata acquistata da un gruppo di investitori guidato da Sony e Comcast Corporation per 4.8 miliardi di dollari, che ha portato alla nascita della MGM Holdings. La MGM ora produce film e contenuti televisivi in collaborazione con Sony Pictures Entertainment e,  grazie al successo mondiale di “Skyfall”, di Sam Mendes, la MGM ha tirato un sospiro di sollievo, consolidato anche dalla saga de “Lo Hobbit”, diretta da Peter Jackson.

Le celebrazioni per l’importante compleanno sono già iniziate e per l’occasione, qualche giorno fa, Leo il Leone, la mascotte MGM, ha lasciato la sua impronta al Chinese Theater di Los Angeles. Ma non finisce qui perché, come avrete già visto, la compagnia ha preparato un grandioso video che passa in rassegna tutta la sua straordinaria storia di successi e film cult che ci fanno sognare ancora oggi.

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