La Première Etoile: orgoglio, sorrisi e integrazione
Dopo il bellissimo Il profeta, esce questo weekend nelle sale italiane un altro film francese, La Première Étoile (La prima stella), esordio alla regia dell'attore Lucien Jean-Baptiste, che lo interpreta anche, insieme a Firmine Richard e Anne Consigny. Una commedia per famiglie, dai risvolti melodrammatici, nella quale assistiamo alla storia di Jean-Gabriel, padre e marito non proprio irreprensibile, dedito alle scommesse ippiche e poco propenso a lavorare. La moglie, Suzy, è stanca del suo atteggiamento, e raggiunge il limite della sopportazione quando il compagno promette ai tre figli una vacanza in montagna, sulle Alpi, pur sapendo di non potersela permettere.
Per riconquistare l'amore ormai perduto della moglie, Jean-Gabriel si rimbocca però le maniche, e inizia a impegnarsi per trovare a tutti i costi i soldi per poter mantenere la sua promessa, così da ritrovare la stima dell'intera famiglia.
Nel film di Jean-Baptiste troviamo la riflessione su un uomo colpito nell'orgoglio, che cerca la redenzione dalle proprie manchevolezze, e prova a non lasciarsi sfuggire ciò che resta dell'affetto dei propri cari. Il tutto, giocato su toni leggeri, con un chiaro sottotesto rivolto anche all'integrazione razziale (il protagonista è nero, la moglie invece bianca), problema sociale nel quale comunque la Francia è ben più avanti rispetto a noi.
Il film è poi impreziosito dalla presenza di Anne Consigny, ottima attrice che ricordiamo per le sue recenti intepretazioni in Lo scafandro e la farfalla di Julian Schnabel accanto a Emmanuelle Seigner, in Gli amori folli del maestro Alain Resnais, e nel corale e piacevolissimo Racconto di Natale di Arnaud Desplechin, insieme a Catherine Deneuve, Emmanuelle Devos e Chiara Mastroianni.
Alessio Gradogna
