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La ragazza nella nebbia: Donato Carrisi si è ispirato a thriller cult come I soliti sospetti e Seven

Nel 2017, Donato Carrisi sbarcava al cinema col thriller tratto dal suo omonimo romanzo, ambientato ad Avechot, tra le Alpi. Qui, l’agente Vogel (Toni Servillo) indagherà sulla scomparsa della 16enne Anna Lou. Sulla sua strada incontrerà lo psichiatra Flores (Jean Reno), il prof. Martini (Alessio Boni) e la giornalista Stella Honer (Galatea Ranzi) e quando il puzzle sembra completo, forse sarà troppo tardi. Ecco 5 curiosità che non sapevate.
A cura di Ciro Brandi
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Nel 2017, Donato Carrisi portava nelle sale La ragazza nella nebbia, tratto dal suo omonimo romanzo, con protagonisti Toni Servillo, Alessio Boni e Jean Reno. Il thriller è ambientato ad Avechot, un paesino immaginario tra le Alpi, valle delle Alpi, dove l’agente Vogel (Servillo) indagherà sulla scomparsa di Anna Lou (Ekaterina Buscemi), una ragazza di 16 anni. Sulla sua strada incontrerà lo psichiatra Flores (Reno), il professor Loris Martini (Boni) e la giornalista Stella Honer (Galatea Ranzi) e, quando il puzzle sembra completo, forse per Vogel, e anche per Anna Lou, sarà troppo tardi. Ecco 5 curiosità che non sapevate.

1. Carrisi si è ispirato ai grandi thriller come I soliti sospetti e Seven

Il regista Donato Carrisi ha dichiarato che per girare questa sua opera prima si è ispirato ai noir classici, ai film italiani degli anni ’70 con Gian Maria Volonté ma, soprattutto, ai thriller americani degli anni ‘90 come I soliti sospetti, Seven, Il silenzio degli innocenti e ai film di Luc Besson.

2. La sceneggiatura è nata prima del libro

Il produttore Alessandro Usai, della Colorado Film, ha rivelato di aver conosciuto Carrisi 10 anni prima quando aveva appena pubblicato Il Suggeritore e, col collega Maurizio Totti gli avevano proposto di fare qualcosa assieme. All’epoca, però, Il Suggeritore era stato opzionato da Ridley Scott. Si sono ricontrati due anni dopo e, stavolta, gli hanno commissionato la sceneggiatura di un thriller, che sarebbe stato La ragazza nella nebbia. In poche parole, la sceneggiatura è nata prima del libro che, poi, è diventato un film.

3. Alessio Boni attratto dall’analisi del male insito in tutti noi

L’amatissimo Alessio Boni ha detto di aver accettato subito il ruolo del prof. Loris Martini perché la sceneggiatura fa capire esattamente la potenziale “doppia” faccia della nostra personalità. Carrisi va proprio a scandagliare il male che potrebbe serpeggiare dentro ognuno di noi, avvocati, giornalisti, architetti, attori, nessuno escluso, e quindi non poteva non far parte di quest’opera prima.

4. Avechot è in realtà Carezza

Avechot è un cittadina immaginaria e, infatti, il film è stato girato a Carezza, nel comune di Nova Levante/Welschenhofen in Trentino-Alto Adige. Carrisi cercava un paesaggio fiabesco, ma da fiaba “cattiva” ma non voleva ricorrere ad effetti digitali e, dopo vari sopralluoghi, ha scelto questo piccolo comune.

5. Il David di Donatello e i due Globi d’oro

La pellicola ha vinto un David di Donatello al Miglior regista esordiente e 2 Globi d’oro andati alla Miglior sceneggiatura (Donato Carrisi) e al Miglior attore (Toni Servillo).

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