“La religiosa”, la ribellione di una ragazza costretta a farsi suora
Guillaume Nicloux dirige questo struggente e crudo film drammatico, adattamento dell’omonimo romanzo di Denis Diderot. “La religiosa” è stata presentato al 63° Festival di Berlino, con grande successo. Il regista ha deciso di portare sugli schermi la celebre opera perché, all’età di 13 anni, lui stesso voleva entrare in seminario, ma poi ha cambiato idea col tempo. Leggendo l’opera, Nicloux si è posto alcune domande molto profonde, chiedendosi soprattutto se le persone che scelgono quella strada lo fanno perché veramente convinte o costrette da individui/fatti esterni che ne condizionano (o forzano) la decisione. Ne è venuta fuori un’opera di grande impatto – emotivo e visivo – che non potrà non colpirvi e lasciarvi un tantino interdetti. Il film sarà al cinema a partire dal 5 settembre.
La trama
Francia, 1768. Suzanne è una giovane ragazza sogna di poter esprimere un giorno il suo talento naturale per la musica, ma i genitori le spezzano le ali, portandola in convento per farle prendere i voti. Insofferente alla clausura, Suzanne scopre di essere il frutto illegittimo di una relazione extraconiugale della madre e cerca in tutti i modi di sciogliere i voti ma, quando la madre superiora muore, si ritrova a subire angherie e umiliazioni da parte della sua sostituta, suor Christine. Suzanne chiede ed ottiene il trasferimento al convento di Saint-Europe, ma qui la madre superiora avrà delle attenzioni alquanto bizzarre e “blasfeme” nei suoi confronti.
Il cast
I protagonisti sono: Pauline Etienne (Suzanne Simonin), Isabelle Huppert (Superiora Saint-Europe), Martina Gedeck (mamma di Suzanne), Louise Burgoin (Superiora Christine), Alice de Lencquesaing (Suor Ursule), Francoise Lebrun (Signora de Moni), Agathe Bonitzer (Suor Thérèse), Gilles Cohen (padre di Suzanne) e Lou Castel (Barone de Lasson).