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“La Strada di Raffael”: la periferia di Napoli sbarca a Locarno

L’Italia torna in concorso al Festival di Locarno con lo stupendo film documentario di Alessandro Falco che racconta la difficile vita di periferia di due ragazzini.
A cura di Ciro Brandi
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Finalmente l’Italia torna in concorso al Festival di Locarno, dopo tre anni, e lo fa con un film documentario davvero eccezionale. Il titolo è “La Strada di Raffael”, del regista napoletano Alessandro Falcom e racconta la vita disagiata di due ragazzini di periferia, Raffael, 13 anni, e il suo amico Adama. I due vendono sigarette ad un angolo di strada, ma le loro storie s’intrecciano con quella della periferia napoletana, dove la polizia e i manifestanti si fronteggiano in seguito alla decisione del sindaco di procedere allo sfratto forzato di molti appartamenti. Raffael, intanto, aspetta il ritorno della mamma dall’ospedale e disegna una casa con giardino, il suo più grande sogno. Il film concorre nella sezione Pardi di Domani, quella delle giovani e talentuose leve del cinema contemporaneo e la realizzazione del progetto è stata resa possibile con il sostegno della Cooperativa sociale “Il Quadrifoglio” , Centre d'Estudios Cinematografics de Catalunya, e del Centro Giustizia Minorile di Nisida. Da notare che i due piccoli protagonisti non sono attori professionisti, ma due ragazzini scelti dal regista dopo averli osservati per strada. Un’opera profonda e cruda che narra la vita di periferia così com’è, senza abbellimenti o falsità, e questo la rende ancora più particolare. In bocca al lupo.

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