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La Terra schiavizzata dagli alieni in “Captive State”, il nuovo sci-fi di Rupert Wyatt

Wyatt ci porta in un futuro distopico, dieci anni dopo un’invasione aliena che ha reso l’umanità schiava e governata da una pace apparente. La storia è ambientata a Chicago, città che è divisa in due fazioni, cioè dissidenti e collaborazionisti. All’agente Mulligan (John Goodman) toccherà l’arduo compito di unirle per combattere gli alieni nemici, aiutato da Gabriel, figlio di un soldato ribelle del gruppo chiamato la Fenice. Al cinema dal 28 marzo.
A cura di Ciro Brandi
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Dopo “Prison Escape” e “L’alba del pianeta delle scimmie”, Rupert Wyatt torna con lo sci-fi “Captive State” con protagonista principale il grande John Goodman coadiuvato da Ashton Sanders e Vera Farmiga. Il regista ci porta in un futuro distopico, dieci anni dopo un’invasione aliena che ha reso l’umanità schiava e governata da una pace apparente. La storia è ambientata a Chicago, città che, come tutto il mondo, è divisa in due fazioni cioè dissidenti e collaborazionisti. All’agente Mulligan (Goodman) toccherà l’arduo compito di unirle per combattere gli alieni nemici, aiutato da Gabriel, figlio di un soldato ribelle del gruppo chiamato la Fenice.

Riguardo al suo film, Wyatt ha detto:

Con questo film ho voluto raccontare questo tipo di storia dal punto di vista puramente umano, realistico, di quello che vediamo attraverso la finestra. Non m’interessava narrare l’invasione da una prospettiva globale, di come gli umani battoni gli alieni e di quali sono i loro punti deboli come la maggior parte dei film di questo genere, di cui sono un grande fan, ma volevo, in un certo senso, sovvertirne le regole. Volevo che la mia pellicola fosse più basata sulle scelte umane.

Wyatt ha scritto la sceneggiatura a quattro mani con sua moglie Erica Beeney, dando quindi fortissimi spunti di riflessione sulle situazioni politiche attuali o del futuro in cui potrebbe incorrere l’umanità. Da grande perfezionista, Wyatt ha voluto una squadra di eccellenze formata dal direttore della fotografia Alex Disenhof, dal montatore Andrew Groves, dallo scenografo Keith P. Cunningham e dal maestro Rob Simonsen che ha composto tutte le musiche della pellicola. “Captive State” sarà nelle nostre sale a partire dal prossimo 28 marzo.

La trama

Da dieci anni, la Terra è occupata da una forza aliena che ha schiavizzato l'umanità sotto garantendo una pace apparente. A Chicago, gli abitanti si sono divisi tra collaborazionisti e dissidenti e, proprio lì, vive l’agente William Mulligan che avrà il compito di unire il mondo contro il nemico extraterrestre, reclutando il giovane Gabriel Drummond, figlio di un suo ex socio che si unì a un gruppo ribelle chiamato la Fenice.

Il cast

John Goodman (William Mulligan), oltre ad essere diventato una star mondiale grazie alla serie tv cult “Pappa e Ciccia”(1988-1997), ha girato circa 80 film e con Wyatt ha già girato “The Gambler”, nel 2014.ne 2017, invece, lo abbiamo visto in “Kong: Skull Island” e “Atomica bionda”. Ashton Sanders (Gabriel Drummond), invece, lo abbiamo ammirato in “Straight Outta Compton”(2015), nel pluripremiato “Moonlight”(2016) e in “The Equalizer 2 – Senza perdono”(2018). Gli altri attori del cast sono: Jonathan Majors (Gabriel Drummond), Vera Farmiga (Jane Doe), Machine Gun Kelly (Jurgis), Madeline Brewer (Rula), Alan Ruck (Charles Rittenhouse), Kevin J. O'Connor (Kermode), James Ransone (Patrick Ellison), Ben Daniels (Daniel), D.B. Sweeney (Levitt), Kevin Dunn (Eugene Igoe) e Ta'Rhonda Jones (Barbosa).

Le curiosità sul film che dovete sapere

1. Il rapper Machine Gun Kelly, nel film nei panni di Jurgis, ha subito un infortunio al torace sul set. I medici gli chiesero di prendersi un mese di pausa dal tour ma, nonostante ciò, Kelly ha solo posticipato 3 spettacoli e ha continuato il suo tour per pubblicizzare anche l'uscita del suo nuovo album, “Bloom”.

2. Rupert Wyatt ha lasciato la regia di “Gambit”(2020) per completare “Captive State”.

3. In USA il film è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati da un adulto.

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