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La tragedia dei migranti in “Sea Sorrow – Il dolore del mare” diretto dal premio Oscar Vanessa Redgrave

Il premio Oscar Vanessa Redgrave porta nelle sale questo straordinario docufilm in cui si sofferma sulla situazione odierna vissuta dai rifugiati, facendoci ascoltare il loro passato e il loro presente e invitandoci a riflettere sull’estrema importanza dei diritti umani che sembra ormai essere stata calpestata. Con lei, ci sono altre star del calibro di Ralph Fiennes, Emma Thompson e Simon Coates. Al cinema lo troveremo dal 20 giugno.
A cura di Ciro Brandi
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Il premio Oscar Vanessa Redgrave – dopo più di 80 film da attrice – ha deciso di esordire alla regia con un documentario tristemente attuale sulla tragedia dei migranti. Il titolo è “Sea Sorrow – Il dolore del mare”, un docufilm in cui la grande icona del cinema ha voluto soffermarsi sulla situazione odierna vissuta dai rifugiati, facendoci ascoltare il loro passato e il loro presente e invitandoci a riflettere sull’estrema importanza dei diritti umani che sembra ormai essere stata calpestata.

Le testimonianze dei rifugiati e le esperienze della Redgrave

Il documentario, prodotto dal figlio della Redgrave, Carlo Nero è stato girato in Grecia, Libano, Italia, Calais e Londra. L’attrice ha incontrato personalmente centinaia di rifugiati e ha parlato con loro a lungo, ma nell’opera fa riferimento anche alla sua storia personale, ricordando, per esempio quando all’età di 2 anni scappò da Londra durante la Seconda Guerra Mondiale o quando, da adolescente, divenne volontaria per aiutare i rifugiati ungheresi e di altre esperienze in giro per il mondo. Ad aiutarla in questo suo straordinario e importante viaggio attraverso le esperienze e le decine di testimonianze raccolte nel docufilm ci sono altre star del calibro di Ralph Fiennes, Emma Thompson, Simon Coates e Juliet Stevenson.

I riferimenti a “La Tempesta” di Shakespeare

Il premio Oscar Emma Thompson, ad esempio, legge alcuni scritti dell’attivista e giornalista britannica Sylvia Pankhurst che nel 1938, scrisse una lettera al Manchester Guardian per chiedere maggiore umanità nei confronti degli ebrei e più permessi di soggiorno. La Redgrave, però, rende ancora più simbolica e forte la sua opera, inserendo anche dei riferimenti a Shakespeare. Ralph Fiennes, infatti, interpreta il ruolo di Prospero, personaggio della famosa tragedia “La Tempesta”, di William Shakespeare, che raccontando a sua figlia della scampata morte per annegamento mentre erano a bordo di una barca alla deriva, pronuncia le parole “Our sea sorrow”, da cui deriva anche il titolo del documentario. La stessa Redgrave ha spiegato il perchè di questa scelta:

Ho scelto di prendere ispirazione dalle opere di Shakespeare per poter esprimere il bisogno umano di protezione in quel modo unico di cui sono capaci solo i grandi scrittori. Credo che le parole del Bardo esprimano perfettamente la tragedia vissuta dai rifugiati inghiottiti dal mare nel tentativo di trovare una via di fuga dalla guerra e dalla povertà a cui sono destinati se rimangono nei loro paesi di origine.

Lo scopo principale della Redgrave, comunque, è quello di spingere soprattutto le nuove generazioni a garantire supporto e protezione ai rifugiati di tutto il mondo e, non a caso, “Sea Sorrow – Il dolore del mare”, uscirà il 20 giugno, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, con il patrocinio dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR).

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