42 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’addio di Carlo Verdone a Isabella De Bernardi: “Sono stanco di fare necrologi”

Il regista saluta l’attrice che lo aveva affiancato in Un Sacco Bello, morta il 26 maggio a causa di un male incurabile: “Resterà sempre per me una cara amica, un’attrice che mi ha esaltato una scena importante, una persona spiritosa che resterà sempre nell’immaginario collettivo con una battuta memorabile”.
A cura di Andrea Parrella
42 CONDIVISIONI
Immagine

È morta nelle scorse ore Isabella De Bernardi, attrice romana nota soprattutto per la memorabile scena di Un Sacco Bello in cui, interpretando la parte della hippie Fiorenza, dava del "fascio" al personaggio interpretato da Mario Brega, che rispondeva con quel "so' comunista così" diventato un momento cult della storia del cinema italiano.

Il saluto di Carlo Verdone

Tra i ricordi dell'attrice giunti nelle ore successive all'annuncio della scomparsa di Isabella De Bernardi è arrivato anche quello di Carlo Verdone, che ha pubblicato un video sui suoi account social, mostrando un sincero dispiacere condito da nostalgia, legandosi anche al tempo complesso che stiamo vivendo:

Mi sono un po' stancato di fare necrologi, da un po' di tempo perdiamo un sacco di persone che conosciamo, alle quali abbiamo voluto bene. Oggi mentre giravo, mi hanno avvertito che Isabella De Bernardi, la Fiorenza di Un Sacco Bello, non c'è più, è andata via per un male incurabile. Resterà sempre per me una cara amica, un'attrice che mi ha esaltato una scena importante, una persona spiritosa che resterà sempre nell'immaginario collettivo con una battuta memorabile. Riposa in pace Isabella, ti mando un saluto enorme da qui.

La carriera di Isabella De Bernardi

La carriera di Isabella De Bernardi era iniziata proprio con quel ruolo nel primo film da regista di Verdone del 1980. Una collaborazione che è stata poi replicata in altri due film di Carlo Verdone: "Borotalco" (1982) e "Il bambino e il poliziotto" (1989). L'attrice successivamente aveva avuto la fortuna di recitare con un altro simbolo della romanità come Alberto Sordi ne "Il marchese del grillo" (1981) e in "Io so che tu sai che io so" (1982). Non solo cinema, ma anche televisione con il ruolo in una delle serie tv italiane più importanti degli anni '80: "I ragazzi della III C".

42 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views