32 CONDIVISIONI

Le 10 cose de “Il Codice da Vinci” che ancora non sapevate

Il film del 2006, diretto da Ron Howard e basato sul best-seller di Dan Brown, fu un grandissimo successo che sbaragliò la concorrenza e portò il mistero del codice ad essere oggetto di svariati studi e documentari. Ma siete sicuri di sapere proprio tutto?
A cura di Ciro Brandi
32 CONDIVISIONI
Immagine

“Il Codice Da Vinci”, diretto da Ron Howard, fu il blockbuster del 2006. Basato sull'omonimo romanzo best-seller di Dan Brown, il film balzò subito all’onore delle cronache – per le polemiche e per l’attesa spasmodica generata proprio dalle critiche rivolte alla produzione prima dell’uscita – portando milioni di spettatori in sala. La pellicola fu presentata in anteprima al Festival di Cannes, il 16 maggio di quell’anno, e il pubblico ne decretò il successo assoluto a partire dal 19 maggio. Tuttavia, ci sono ancora 10 cose che non sapevate.

1.  16 morti

Nella versione cinematografica, ci sono ben 16 morti (senza includere quelle avvenute nei flashback): 3 vittime vengono pugnalate, 5 sparate, a 2 viene spezzato il collo, 1 viene incendiata, 3 muoiono in un incidente d’auto, 1 muore dopo aver sbattuto violentemente la testa, and 1 muore dopo aver bevuto alcol contenente tracce di arachidi, ci cui era fortemente allergico.

Immagine

2. L’incredulità di Audrey Tatou

Audrey Tautou (Sophie Neveu) ha rivelato che, durante il suo provino, ha chiesto a Ron Howard e Tom Hanks di poter scattare una foto con loro perchè non credeva ancora di essere sullo stesso set con due grandi star di Hollywood.

3. Le critiche della Chiesa

Il film è stato in più occasioni duramente criticato da diverse personalità appartenenti alla Chiesa cattolica. Le critiche hanno avuto per oggetto l'erroneità di alcune ricostruzioni storiche, la mescolanza tra fatti e finzioni e la mistificazione di assunti dottrinali, visti come calunniosi e fonte di spaesamento e di possibile allontanamento di fedeli dalla Chiesa. Sono stati pure auspicati ricorsi in tribunale per offese e boicottaggi.

Immagine

4. Le attrici considerate per il ruolo di Sophie

Le attrici Julie Delpy e Kate Beckinsale furono considerate per il ruolo di protagonist femminile, ma alla fine fu scelta la Tatou, ritenuta inizialmente troppo giovane da Howard, che però fu convinto dal provino.

5. Il quadro di Caravaggio

Il quadro fuori all’ascensore del Louvre  è “Il bambino nel pozzo”, di Caravaggio. L’opera riprende un episodio della vita di Robert Langdon (Tom Hanks) quando da ragazzo cadde realmente in un pozzo.

6. La scelta mancata per il ruolo di Silas L’Albino

L’attore danese Thure Lindhardt fu provinato più volte per la parte di Silas l’Albino ed era quasi sicuro di ottenere il ruolo. Howard, però, gli preferì Paul Bettany perché Lindhart era stato ritenuto, alla fine, troppo giovane. Tuttavia, il regista gli affidò un ruolo molto importante nel film “Angeli e Demoni”, del 2009.

Immagine

7. Le riprese vietate

Al team di Howard furono vietate le riprese nella Chiesa di Saint-Sulpice, a Parigi, dunque le scene furono girate con I green-screen (schermi verdi) e una replica digitale della Chiesa fu aggiunta in post-produzione.

Immagine

8. Il cameo di Dan Brown

Nel film c’è anche un cameo dello scrittore Dan Brown: quando Langdon sta parlando con la polizia durante il party organizzato per la presentazione del suo libro, alla sinistra del protagonista si vede chiaramente Brown.

9. La nomination ai Golden Globe e ai Razzies

La colonna sonora, di Hans Zimmer, ottenne una nomination ai Golden Globe. Incredibilmente, invece, Ron Howard portò a casa una nomination ai Razzie Awards come Peggior regista.

10. Incassi spaventosi

“Il Codice Da Vinci” ha incassato ben  758.239.851 dollari in tutto il mondo. Ciò spinse Howard a girare anche “Angeli e Demoni”.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views