Le 10 cose di “X-Men: Conflitto finale” che ancora non sapevate
Brett Ratner è il regista di questo terzo capitolo della saga sugli X-Men. Ratner si è ispirato alla “Saga di Fenice Nera” di Chris Claremont e John Byrne e alla saga “Talenti” di Joss Whedon e John Cassaday, girando una pellicola curata nei minimi dettagli e con una trama molto avvincente. In questo capitolo, infatti, una società farmaceutica, in accordo con il governo USA, ha trovato una cura per i mutanti. Tra di loro c’è chi è contento e vi si vorrebbe sottoporre spontaneamente, ma Magneto non ci sta e mette su un esercito per sottomettere gli umani. Intanto, tutti i mutanti dovranno fare anche i conti con la rediviva Jean Grey/Fenice, i cui poteri sono ormai smisurati. Il pubblico l’ha premiato ampiamente, ma ci sono ancora 10 curiosità che dovete sapere.
1. L’indecisione sul regista
Bryan Singer, dopo aver firmato i primi due film della saga, decise di non tornare in cabina di regia per dedicarsi a “Superman Returns”(2006). La produzione contattò, allora, Matthew Vaughn, ma anche lui lasciò il progetto a causa di problemi personali e lavorativi e venne, così, sostituito da Ratner.
2. Il ringiovanimento del Professor X e Magneto
In una scena del film ambientata negli anni ‘80, vediamo Patrick Stewart (Professor X) e Ian McKellen (Magneto) molto ringiovaniti. Com’è stato possibile? Beh, gli attori hanno dato ai maghi degli effetti speciali una loro foto di quando erano giovani e, grazie alla CGI e alla loro bravura, i due sembrano essere tornati indietro di 20 anni.
3. La reticenza di Halle Berry
Inizialmente, Halle Berry non voleva riprendere il ruolo di Tempesta in questo terzo film, anche perché non era soddisfatta dello spazio dedicatole nei due precedenti capitoli e perché c’era stato anche qualche attrito con il regista Bryan Singer. Tuttavia, dopo la rinuncia del regista e il flop del suo film “Catwoman”(2004), l’attrice accettò, a condizione che fosse dedicato maggiore spazio al suo personaggio.
4. Il provino di Kelsey Grammer
Il mitico Kelsey Grammer aveva così tanta voglia di interpretare il ruolo del mutante Bestia che accettò molto volentieri di sottoporsi ad un provino. Era da circa 20 anni che il famoso attore non ne faceva più uno per un ruolo sia al cinema che in tv.
5. Le vertigini di Angelo
L’attore Ben Foster, che nel film interpreta il ruolo del mutante alato Angelo, in realtà soffre di vertigini.
6. 35 milioni di dollari per la scena del Golden Gate
John Bruno, il supervisore degli effetti speciali, ha dichiarato che, per girare la famosa scena del Golden Gate, sono stati spesi ben 35 milioni di dollari, circa un sesto dell’intero budget. Per realizzarla, hanno dovuto ricreare una parte del famoso ponte in scala, grande quanto un campo da basket, e utilizzare la CGI per ricrearne il resto e lo sfondo.
7. I 4 minuti di Ciclope
Ciclope/James Marsden appare in questo film per soli 4 minuti e 40 secondi, mentre nel fumetto su cui è basata la pellicola, è uno dei protagonisti principali.
8. L’assenza di Nightcrawler
In questo terzo film non c'è Nightcrawler, dato che l'attore Alan Cumming non ha voluto impersonare di nuovo. Per il mutante era, inizialmente, previsto un piccolo ruolo, ma proprio perché era troppo breve, l'attore non ha ritenuto che valesse la pena fare lunghe ore di trucco per poche inquadrature.
9. Il cameo di Stan Lee
Stan Lee fa il suo cameo, verso l’inizio del film, nei panni di un giardinieri con in mano un tubo dell’acqua, che è testimone dei poteri telecinetici di Jean Grey/ Famke Janssen.
10. Il budget e gli incassi
Con un budget di 210 milioni di dollari, "X-Men: Conflitto finale" è una delle pellicole più costose mai realizzate. Gli incassi totali del film, però, sono stati globalmente di 459.359.555 dollari.