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“Le Guetteur”: Raoul Bova entra nel cast del nuovo film di Michele Placido

Michele Placido sta per iniziare le riprese del suo nuovo film “Le Guetteur”, una mega produzione francese, e ha voluto che Raoul Bova facesse parte del cast, accanto ai protagonisti Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz.
A cura di Ciro Brandi
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Il famoso attore e regista Michele Placido sta per iniziare le riprese del suo nuovo, e primo, film internazionale, “Le Guetteur”(“Il Cecchino), gangster movie con Daniel Auteuil e Mathieu Kassovitz. Placido ha voluto anche l’italianissimo Raoul Bova per un ruolo di cui non si conosce ancora nessun dettaglio.

Il film racconterà una storia sulla criminalità francese, si aprirà con una lunga caccia all’uomo nel centro di Parigi. Il Cecchino del titolo è Kassovitz, un fuorilegge che, durante una delle sue rapine, ucciderà tutti i poliziotti che gli si pareranno davanti. Daniel Auteil è il commissario che darà la caccia al criminale, scoprendo che, dietro la bella facciata parigina, si nasconde un mondo sotterraneo che gli darà filo da torcere.

“Le Guetteur” sarà prodotto da Studio Canal e Babe Films. Il budget è molto alto, si parla di 12/14 milioni di euro e i protagonisti  sono due pezzi da novanta del cinema francese. Bova si è detto entusiasta del progetto, e che lui e Placido avevano intenzione di collaborare già da molto tempo. Ultimamente il bell’attore è davvero molto impegnato: sta per girare il sequel del recente successo “Immaturi” e ben due fiction, “Come un delfino 2”, la cui prima parte è andata in onda su Canale 5 pochi mesi fa facendo incetta di ascolti, e “Ultimo 4”, serie che ha dato la spinta propulsiva alla sua carriera.

Michele Placido, ormai, è pienamente a suo agio quando racconta storie sulla malavita. Il suo “Romanzo Criminale” (2005), storia della banda della Magliana tratto dall’omonimo romanzo di Giancarlo De Castaldo, ha riscosso un enorme successo in Italia e anche alla Berlinale del 2006. Un pò più tiepida è stata l’accoglienza del pubblico alle sue pellicole successive, come “Il Grande Sogno” (2009), incentrato sui movimenti del ’68, e “VallanzascaGli Angeli del Male”(2011), sulla storia del brigante Renato Vallanzasca. Ora lo aspetta questo progetto internazionale e a sua disposizione ha tutto il materiale per costruire un vero capolavoro. Anche se il genere non ha più il seguito di un tempo, speriamo almeno che il regista riesca a dare un taglio fresco e moderno ad una storia che al momento appare, sinceramente, un tantino obsoleta.

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