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Lina Wertmüller sull’Oscar alla carriera: “Credo ci sia lo zampino di Leonardo Di Caprio”

La notizia dell’Oscar alla carriera a Lina Wertmüller ha sorpreso e inorgoglito l’intero panorama cinematografico italiano e in primis la regista romana. Reduce dal Festival di Cannes, dove ha presenziato per il restauro del suo Paqualino Settebellezze, in quell’occasione ha incontrato l’attore americano Leonardo Di Caprio. Ed è proprio a lui che la cineasta attribuisce un possibile merito per questo inaspettato riconoscimento.
A cura di Ilaria Costabile
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Prima regista donna ad essere candidata per la statuetta più ambita del cinema, l'Oscar, nel 1976 con Pasqualino Settebellezze, Lina Wertmüller  il 27 ottobre 2019 sarà insignita del  Premio Oscar alla carriera. Una notizia che inorgoglisce, non solo la regista, ma l'Italia tutta che ancora una volta ha visto riconosciuto il suo talento cinematografico anche oltre oceano. La cineasta dagli iconici occhiali bianchi riceverà il premio insieme ad altri grandi nomi del cinema mondiale come David Lynch, Wes Studi e Geena Davis. Ma l'arguta novantenne, nonostante si sia definita grata e sorpresa dalla notizia, ha commentato la decisione degli Academy avanzando un'ipotesi piuttosto interessante.

Leonardo Di Caprio e la proposta per l'Oscar

In un'intervista rilasciata al settimanale IoDonna, la Wertmuller che è di recente stata a Cannes insieme a Giancarlo Giannini, per il restauro del suo Pasqualino Settebellezze   ,in quell'occasione ha incontrato l'avvenente Leonardo Di Caprio, da sempre appassionato di film italiani, come è stato lui stesso a confessare durante la chiacchierata, prontamente immortalata dai fotografi. La regista riporta chiaramente la conversazione avuta con il bel Di Caprio, aggiungendo una postilla molto particolare: "Mi ha confessato che ha amato molto i miei grotteschi e ironici film. E poi all’orecchio mi ha sussurrato: “Sei una donna meravigliosa”. Credo che ci sia stato proprio il suo zampino per questo sorprendente Oscar"

Il racconto della sua carriera

La regista ha parlato della sua carriera, della sua vita dietro la macchina da presa e di come in Italia non si sia mai sentita sminuita, ha cercato in tutti questi anni di assecondare le sue inclinazioni, facendo solo quello che le piaceva fare, senza aver timore di essere sopraffatta dagli altri suoi colleghi e infatti racconta:

Me ne sono infischiata. Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva. Ho avuto un carattere forte, fin da piccola. Sono stata addirittura cacciata da undici scuole. Sul set comandavo io. Devi importi. Gridavo e picchiavo. Ne sa qualcosa Luciano De Crescenzo durante le riprese di Sabato, domenica e lunedì con Sophia Loren. Non faceva altro che gesticolare con l’indice di una mano e così per farlo smettere gli “azzannai” il dito.

Per quanto riguarda la condizione delle donne attrici e registe nel nostro Paese, purtroppo dopo più di 40 anni di carriera le cose non sono cambiate. Le donne, esponenti del cinema italiano, sono ancora in cerca di una parità salariale, difficile da conquistare, in un Paese che, secondo il premio Oscar, è ancora in cerca di una sua identità nazionale, ma non solo dal punto di vista politico, anche dal punto di vista cinematografico e questo non può portare a quell'evoluzione, quel salto, a cui tutti sperano di assistere prima o poi.

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