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Locandine di film ritoccate con photoshop, ecco le peggiori (FOTO)

Ecco alcune delle locandine in cui l’uso del fotoritocco e l’uso di photoshop è stato disastroso. Il risultato? Forme e volumi accostati in malo modo, orrori grafici e teste sproporzionate.
A cura di Simona Saviano
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Criticato, osannato e snobbato da qualcuno: non stiamo parlando di un film ma di uno degli strumenti tecnologici più utilizzati degli ultimi tempi: il foto ritocco. Anche il cinema si serve degli effetti speciali, correzioni e delle tante funzionalità che un programma grafico come photoshop, per citarne uno tra  i tanti, offre. E se gli scatti al naturale, senza photoshop di bellissime dello spettacolo sembrano restituire l'immagine di "donne comunissime", quando si parla di ritocchino bisognerebbe allargare il raggio d'azione e sottolineare che la grafica aiuta, o demolisce in alcuni casi, anche il più semplice e immediato prodotto di un film: la sua locandina.

Ecco alcune delle locandine in cui l'uso del fotoritocco è stato disastroso: il risultato? Forme e volumi accostati in malo modo e "orrori" grafici. Dopo gli errori più clamorosi del cinema, ecco i poster peggiori dei lungometraggi più famosi degli ultimi anni: dal lunghissimo braccio di Kirsten Dunst che avvolge Tobey Maguire in Spiderman 2, passando per il salotto minuscolo e sproporzionato, del tutto inadeguato per ospitare Jennifer Lopez, Cameron Diaz e altre tre attrici in "Che cosa aspettarsi quando si aspetta" fino ad arrivare alle teste scontornate in malo modo dei protagonisti di "December Boys", all'orrore grafico dell'abbraccio tra Jessica Alba e Dane Cook in "Good Luck Chuck", alla mano gigante di Nicholas Cage nella locandina di "Bangkok Dangerous" e l'inclinazione innaturale, creata a suon di click di mouse, di Martin Lawrence appoggiato sulla testa del collega Tim Robbins in "Nothing to Lose".

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