Luc Besson ancora nei guai: rischia 10 mesi di carcere per aver licenziato un’assistente
Ancora guai per Luc Besson, che dopo uno scandalo di molestie rischierebbe ora una possibile incarcerazione con l'accusa di aver licenziato illegalmente una ex assistente. Secondo la ricostruzione del sito americano Variety, al regista francese potrebbe addirittura essere conferta una pena detentiva fino a 10 mesi di reclusione. La decisione del tribunale sarà annunciata l'8 gennaio.
Cosa rischia Luc Besson
La procuratrice di Parigi Alexandra Vaillant avrebbe ritenuto ingiusto il licenziamento della donna, una madre single sulla cinquantina che ha lavorato per Besson per quattro anni a partire dal 2015. Nel gennaio 2018, è stata rimossa dal suo incarico per un "comportamento grave", un'assenza ritenuta ingiustificata. I pubblici ministeri parlerebbero però di allontanamento illegale, dal momento che la donna si sarebbe semplicemente assentata dal lavoro per un congedo dovuto a motivi medici. Oltre alla possibile pena del carcere, Besson e la sua casa di produzione EuropaCorp rischiano anche multe pari rispettivamente a 30mila e 50mila euro.
Le accuse di molestie contro Luc Besson
Per Luc Besson, 60 anni, non è un periodo sereno. Nel maggio 2018, il regista di "Léon" veniva denunciato alla polizia per stupro. Un'attrice 27enne, poi rivelatasi essere Sand Van Roy, lo ha accusato di essere stata da lui narcotizzata e violentata. Besson ha le accuse, bollandole come "fantasiose". Poi, nei mesi successivi, un nuovo scandalo, ancora più clamoroso: altre donne hanno dichiarato di aver subìto molestie sessuali. In tutto, sono 9 le donne che lo hanno messo sotto accusa. "Alla fine la verità verrà fuori e, in quel momento, pretenderò scuse per il danno che mi fate", ha protestato Shanna Besson, figlia di Luc e dell'attrice e regista Maiween, intervenendo per difendere il padre e rispondere alle critiche ricevute sul web.