45 CONDIVISIONI

Marco D’Amore e Salvatore Esposito replicano a Gubitosi: “In Gomorra non ci sono eroi”

Marco D’Amore e Salvatore Esposito sono stati gli attesi ospiti della seconda giornata del festival del cinema di Giffoni 2014. L’occasione è stata subito colta per rispondere anche alla polemica sollevata dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, che si è detto ostile all’acquisizione di serie “negative” come Gomorra”.
A cura di Eleonora D'Amore
45 CONDIVISIONI
Immagine

La serie tv Gomorra è di sicuro l’evento televisivo dell’anno. Con quasi un milione di telespettatori a puntata (un picco per la pay tv), l'indiscutibile successo di pubblico e l'apprezzamento dalla critica, la serie è stata già venduta in oltre sessanta Paesi. "È la conferma",  ha dichiarato Salvatore Esposito, alias Genny Savastano, in conferenza stampa al Giffoni 2014, "dell’assoluta qualità del prodotto. È questo il segreto del successo di Gomorra che oggi viene accostata a grandissime produzioni americane. Dovrebbe essere un vanto per l’Italia, al di là delle polemiche".

Marco D'Amore, conosciuto televisivamente come Ciro l'Immortale, ha aggiunto in suo sostegno: "E’ assurdo pensare che Gomorra sia solo un luogo geografico. Se si è onesti intellettualmente non si può non capire come sia, invece, un luogo della coscienza con cui bisogna fare i conti. Gomorra è stata venduta in tutto il mondo perché racconta del mondo". Rispetto al personaggio di Ciro Di Marzio ha invece tenuto a sottolineare:

Parlando del mio personaggio, posso dire di aver fatto un percorso insieme a lui, provando ad approcciare alla sua storia senza pregiudizi. Può sembrare paradossale ma sono riuscito a vivere, grazie a lui e insieme a lui, sprazzi di gentilezza e di umanità. Probabilmente non riuscirò più a vivere con tanta forza certi sentimenti nella mia vita fuori dalle scene.

Un'esperienza che li ha fortemente lanciati ma anche segnati, soprattutto a livello umano. Ciò che Salvatore Esposito ha dichiarato con forte senso di appartenenza alla sua terra, una terra più volte svilita dall'opinione pubblica, ha riguardato la bellezza dell'accoglienza che la gente del posto gli ha riservato per i nove mesi di riprese:

La gratitudine e la solidarietà che abbiamo trovato sul territorio mi ha commosso. Abbiamo girato per nove mesi nelle zone cosiddette malfamate di Napoli del suo hinterland e ovunque abbiamo trovato solidarietà, aiuto, vicinanza. Mi rendo conto che tutto questo non faccia notizia. Ma bisogna sottolineare come tutto questo sia il segno evidente che non tutto lì è marcio.

Gli attori di Gomorra e la polemica sollevata da Luigi Gubitosi

Rispetto alla polemica sollevata qualche giorno fa dal direttore generale Rai Luigi Gubitosi, che ha rimarcato la mancata accettazione di serie cruente come Gomorra in Rai e della promozione di "eroi" negativi come quelli della serie Sky, Marco D'Amore si è così espresso: "In un mondo che va a 1000 all'ora non si può più parlare di buoni e cattivi, non c'è più una divisione netta tra bene e male. […] Paragonare ‘La Piovra' a ‘Gomorra – La Serie' significa cancellare 20 anni di storia e di televisione italiana", sorretto subito dal collega Esposito, che ha sentenziato: "La Rai dice che non farà serie con eroi negativi, ma in realtà i nostri personaggi, sono negativi ma non sono eroi".

"Ci rivediamo l’anno prossimo a Giffoni. Presenterò il film che ho deciso di produrre sul ‘caso Eternit’. Mi dicevano tutti che non ce l’avrei fatta e invece per l’anno prossimo sarà pronto". Questo sarà il nuovo progetto di Marco D’Amore, successivo al film Perez. con Luca Zingaretti (attualmente in promozione), mentre Salvatore Esposito pare si continui a guardare intorno, ironizzando: "Il mio primo progetto è quello di pagare le tasse. A parte gli scherzi, sto valutando alcune proposte. È vero che arrivano progetti che ricalcano Gomorra e questo credo sia un limite del cinema italiano".

45 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views