Marco D’Amore al cinema con L’Immortale: “Toni Servillo mi disse di aprirmi una pizzeria”
L'attesa è finita, Ciro Di Marzio è tornato sul grande schermo con "L'Immortale". Il film, nelle sale a partire dal 5 dicembre, racconta la storia del boss della camorra, tra i protagonisti della celebre serie televisiva Gomorra, che in questa nuova pellicola diretta e interpretata da Marco D'Amore abbraccerà una criminalità che va oltre i confini di Napoli, spingendosi nell'est Europa.
Toni Servillo e l'aneddoto della pizzeria
Sono alte le aspettative nei confronti de "L'immortale" e come potrebbero non esserlo, visto il successo clamoroso della serie che lo aveva come protagonista. Sebbene sia un anello di congiunzione tra la quarta e la quinta stagione di Gomorra, il film non è un prequel, nemmeno un sequel è una storia a sè. Il fulcro da cui parte l'intera narrazione è uno, che risponde ad un quesito che aveva lasciato col fiato sospeso gli appassionati della serie tv: Ciro è vivo. L’attore e regista del film ‘L’immortale’ è stato ospite di ‘Effetto notte’, programma dell'emittente Tv2000, dove ha parlato in qualche battuta del suo film e ha raccontato un aneddoto piuttosto divertente che lo vede protagonista insieme ad un altro grande attore partenopeo, Toni Servillo:
Io ho la possibilità di tornare indietro. Se dovessi smettere di fare questo lavoro tra dieci anni potrei aprirmi anche una pizzeria. Vivo molto alla giornata, la vita è fatta di tante cose impreviste. Tutti noi siamo stati bambini e magari tanti di quei bambini che oggi sono degli uomini "sbagliati" , hanno subito qualcosa nella vita, quindi per me quello è Ciro. Poi rispetto alla sua immortalità arriverà sicuramente un giorno in cui o io o lui moriremo davvero e ci separeremo, o mi apro una pizzeria a Mergellina. Toni Servillo mi consigliò di aprirmi una pizzeria. ‘Toni mi diceva sempre ‘apritevi una pizzeria, questo lavoro è troppo duro’”.
Ciro Di Marzio è tornato
Il personaggio di Ciro Di Marzio dopo questa prova cinematografica tornerà, presumibilmente, proprio nella quinta stagione di Gomorra prodotta da Cattleya e Fandango in collaborazione con Beta Film. Inizia una nuova vita per il boss, una vita non di redenzione, ma sempre macchiata dal sangue della criminalità, una vita lontano dagli affari di Napoli, ma pur sempre legata alla sua città. Ciro è vivo, è tornato e come suggerisce il suo soprannome, "Immortale", non c'è niente che possa fermarlo davvero. "Non ho paura di morire perché sono già morto" tuona il boss tra le fiamme, soldato e artefice di una guerra criminale, che è diventata la sua ragione di vita e di cui, a costo della vita, non riesce a liberarsi, anche quando avrebbe potuto ricominciare daccapo.