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Buon compleanno Marzio Honorato: Renato Poggi di “Un posto al sole” compie 70 anni

Il grande pubblico lo conosce, soprattutto, per il ruolo di Renato Poggi della soap opera “Un posto al sole” ma Marzio Honorato, 70 anni il 10 marzo, ha alle spalle una lunga gavetta teatrale con Nino Taranto, Gino Bramieri ed Eduardo De Filippo oltre ad aver girato ben 28 pellicole per il grande schermo, tra cui spiccano “Mi manda Picone”, “Così parlò Bellavista” e “Il camorrista”.
A cura di Ciro Brandi
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Il grande pubblico lo conosce, principalmente, per il ruolo di Renato Poggi nella soap opera di Rai Tre “Un posto al sole”, dov’è presente dalla prima puntata, andata in onda nel 1996. Ma Marzio Honorato, 70 anni il 10 marzo, ha alle spalle una lunga gavetta nel grande teatro napoletano e, finora, ha anche girato ben 28 pellicole per il grande schermo.

Il grande teatro con Eduardo De Filippo

Honorato è nato a Napoli e, proprio nel capoluogo partenopeo, ha mosso i primi passi nel teatro d’avanguardia, riuscendo ad entrare nella compagnia di Nino Taranto e, successivamente, in quella del grande Gino Bramieri, al Sistina di Roma. Anche Eduardo De Filippo si accorge di lui e, verso la fine degli anni ’70, viene scritturato per un ciclo di varie commedie. Il suo personaggio più noto è quello di Vittorio Elia in “Natale in Casa Cupiello”(1977), ma ha preso parte ad altri cult come “Il cilindro”(1978), “Gennareniello”(1978), “Quei figuri di tanti anni fa”(1978), “Le voci di dentro”(1978), “Il sindaco del rione Sanità”(1979) e “Il contratto”(1981).

“Mi manda Picone” e “Così parlò Bellavista”

L’esordio al cinema è avvenuto nel 1972, con una piccola parte nel film “La bella Antonio, prima monica e poi dimonia”, di Mariano Laurenti, seguito dal poliziottesco “Napoli violenta”(1976), diretto da Umberto Lenzi; “Spogliamoci così, senza pudor”(1976), per la regia di Sergio Martino; “Basta che non si sappia in giro”(1976), di Luigi Comencini, Nanni Loy e Luigi Magni; “La pagella”(1978), di Ninì Grassia; “Café Express”, di Nanni Loy, con Nino Manfredi;  e “Lacrime napoletane”(1981), di Ciro Ippolito, con protagonisti Mario Merola e Angela Luce. Nel 1984, il pubblico cinematografico inizia ad accorgersi di lui grazie al successo “Mi manda Picone”, diretto sempre da Nanni Loy, con protagonisti Giancarlo Giannini e Lina Sastri, in cui Honorato interpreta il ruolo di O’Micione e, nello stesso anno, è nei panni del giudice in “Così parlò Bellavista”, di Luciano De Crescenzo.

Il ruolo di Salvatore Lo Russo ne “Il camorrista”

Dopo l’erotico “Una donna allo specchio”(1984), di Paolo Quaregna, con Stefania Sandrelli e “Guapparia”(1984), di Stelvio Massi, arriva la svolta col cult assoluto “Il camorrista”(1986), diretto da Giuseppe Tornatore, con protagonista Ben Gazzara. Honorato interpreta il ruolo di Salvatore Lo Russo (che nella realtà dei fatti stava ad indicare Salvatore La Marca, sindaco di Ottaviano) e la sua performance fu molto apprezzata dalla critica specializzata. L’anno dopo, è già sul set del dramma erotico “Tentazione”, di Sergio Bergonzelli e, nel 1988, in “Se lo scopre Gargiulo”, per la regia di Elvio Porta, con Giuliana De Sio ed Enzo Cannavale.

Renato Poggi in “Un posto al sole” e gli ultimi film

Nel 1995, ottiene un piccolo ruolo de “L’uomo delle stelle”, film di Tornatore candidato agli Oscar del 1996 come Miglior film straniero e, nello stesso anno, è nel cast di “Io e il re”, di Lucio Gaudino, con Laura Morante e Franco Nero. Nel 1996, inizia la sua grande avventura in “Un posto al sole”, la famosa soap opera di Rai Tre, ambientata a Napoli.  Iniziata nell’ottobre di quell’anno, la soap è quasi arrivata a quota 5000 puntate e Marzio Honorato, che interpreta il ruolo di Renato Poggi, è nel cast sin dalla prima. Nonostante l’impegno quotidiano con “Un posto al sole”, l’attore non ha mai lasciato il cinema e, infatti, lo abbiamo visto nel cast de “L’uomo in più”(2001), di Paolo Sorrentino; “Teresa Manganiello . Sui passi dell’amore”(2012), diretto da Pino Tordiglione; “La legge è uguale per tutti… forse”(2014), di Ciro Ceruti e “Nuovo Ordine Mondiale”(2015), per la regia dei fratelli Ferrara.

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