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Massimo Troisi fa il suo gioco

“è meglio un giorno da leone o cento da pecorella? Facciamo cinquanta da orsacchiotto e non se ne parla più”
A cura di Fanpage Admin
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Massimo Troisi lascia un'enorme eredità pur non essendo erede di nessun comico, è capostipite di una comicità tutta personale che gioca con i rapporti familiari, gioca con l'amicizia e gioca con l'amore. Il suo gioco (play) coincide con quello della messa in scena (play) di situazioni reali, tipiche, ribaltando i canoni del dramma e ottenendo così l'effetto comico, ma si sa che il comico è superiore al tragico e Troisi non è inferiore a comici come Buster Keaton, Charlie Chaplin, Totò, Jacques Tati.

Fa il suo esordio in teatrini della provincia napoletana, con il trio della smorfia (Massimo Troisi, Lello Arena, Enzo De Caro) poi passa attraverso la via televisiva per arrivare in fine al suo personalissimo cinema, con sceneggiature mai scontate (ricomincio da tre, scusate il ritardo), ricche di gag, e con la maturità approderà anche alla poesia (le vie del signore sono finite, pensavo fosse amore e invece era un calesse), e se Ovidio è riconosciuto come il serio oratore dell'arte d'amare, Troisi pare rassicurarci con la sua allegria dicendoci apertamente che se un'amore finisce è perché deve poter ricominciare.

Oltre ad essere attore dei suoi film Massimo Troisi, lavorerà con altri registi (Ettore Scola, Michael Radford ne Il Postino), si confronterà con attori immensi come Marcello Mastroianni e Philippe Noiret, pur mantenendo la propria identità, perché non si può far altro avendo a che fare con questo talento, che giocare, poiché è il solo modo di sopravvivere agli eventi, anche ai più tragici della vita; e in questo Roberto Benigni (non ci resta che piangere), suo prediletto compagno di giochi, è quello che più gli da corda, è quello che più di tutti ha sempre la battuta pronta e insieme a lui duetta allo stesso ritmo di una partita di ping pong.

Se Massimo Troisi oggi è vivo me lo spiego in questo modo, è stato innanzitutto un uomo che non ha inseguito i suggerimenti della testa, non è mai stato un intellettuale ne un artista cerebrale, ma con la testa ha dato parola, colore e suono a quel muscolo chiamato cuore.

Sailor

https://www.youtube.com/watch?v=vEFZxVSLNOs
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