Matrimoni e altri disastri, Fabio Volo e Margherita Buy insieme al cinema
Tenuto in panchina per circa un anno e mezzo, arriva in sala Matrimoni e altri disastri, la commedia sofisticata di Nina Di Majo interpretata da Margherita Buy (fresca nominata ai David e premiata al festival del Marocco) e da Fabio Volo, che torna al cinema dopo l’esperienza di due anni fa in Bianco e Nero di Cristina Comencini e il successo dei suoi libri. Il film racconta di un matrimonio, tra Alessandro (Fabio Volo) e Beatrice (Francesca Inaudi, campionessa d’ascolti in Tutti pazzi per amore), e di Nanà (Margherita Buy), che per organizzare le nozze dovrà stare a fianco all’odiato cognato. Finchè non si conoscono meglio.
“Dopo due drammi avevo bisogno di commedia, ma che non fosse demenziale, semmai semplice. Avevo in mente di parlare di matrimoni e delle difficoltà dentro un ambiente borghese che conosco bene, amandolo e odiandolo”; così presenta il film Di Majo. Una commedia sofisticata, di stampo britannico nelle intenzioni, ambientata nella culla della cultura italiana: Firenze. Un film che racconta le donne di oggi, la loro ricerca della felicità, sia con un tradizionale matrimonio, sia con stili di vita più alternativi (“Ci sono single disperate che passerebbero sopra persino all'alito pesante…” ironizza Luciana Littizzetto, tra le interpreti del film e che si può vedere ancora in sala in Genitori e figli di Veronesi).
Un film che però pare girare a vuoto, sia nella sceneggiatura in cui non si racconta nulla e si sondano appena i personaggi, senza cercare mai la risata ma nemmeno il coinvolgimento, sia nella regia, spaesata, slabbrata nei ritmi e nella direzioni degli attori. Che come detto sono di tutto rispetto, che recitano di metodo come Buy o di spontaneità Volo, che si definisce non-scrittore e non-attore: “In Italia, Will Smith e George Clooney non avrebbero mai fatto ciò che ha fatto, per una nostra ottusità, perciò preferisco definirmi non-scrittore, non-attore eccetera”. Ma nel frattempo annuncia di star scrivendo il film tratto da Un giorno in più, uno dei suoi romanzi primi in classifica.
Quindi, ha ragione Littizzetto quando dice: “Se fai una commedia devi creare un clima di divertimento, altrimenti non ne viene fuori nulla”, ma si dimentica di sottolineare che il primo a divertirsi deve essere il pubblico.
Emanuele Rauco