Matthew McCounaghey fischiato a Cannes, “The Sea of Trees” è un flop
Fischi e ululati per Matthew McConaughey al Festival di Cannes 2015. È il protagonista, con Naomi Watts, del film di Gus Van Sant "The Sea of Trees". Non era proprio questa l'accoglienza che ci si aspettava. Il pubblico della sala stampa ha bocciato il film senza remore e sui giornali è corsa alla stroncatura. La rivista francese "Premiere" non ha avuto paura di pronunciarsi così: "Senza dubbio il peggior film di Gus Van Sant", ritenendolo un melodramma scontato, con scene zuccherine e interminabili. Il portale "Imdb" segnala un rating molto basso, appena 6.4/10 mentre la rivista statunitense "Variety" parla di "dramma ridicolmente prolisso", "insulto culturale" e mette Matthew McCounaghey sul patibolo: "Noioso alla morte". Proprio l'attore è il principale imputato, lui che dopo il premio Oscar per "Dallas Buyers Club", "True Detective" e "Interstellar", puntava in alto, probabilmente accettando il ruolo del matematico americano che arriva in Giappone per suicidarsi, ha commesso un grosso sbaglio.
La reazione dell'attore è stata diplomatica, quanto stringata:
Tutti hanno il diritto di fischiare, così come di applaudire.
La trama. Arthur Brennan è un matematico americano che, dopo la morte della moglie, decide di partire per il Giappone allo scopo di suicidarsi. Dopo una giornata di trekking ad Aokigahara, una foresta alla base del Monte Fuji, trova un luogo ideale per morire quando incontra Takumi Nakamura, un giapponese che si è perso nella foresta. Inizia così un percorso di spirito e sopravvivenza, che farà tornare ad Arthur la voglia di vivere. Prodotto dalla Lionsgate con un budget di 25 milioni di dollari, il film sarà distribuito in Italia dalla Lucky Red.