Medium, i misteri del sovrannaturale
Di persone che sanno vedere il futuro o interpretare i segni della sorte o percepire la presenza delle anime, cinema e tv ce ne hanno proposte a decine. E forse ne avremmo anche un po’ a noia, se non fosse per Allison Dubois. Nome e cognome del personaggio principale di Medium, la serie giallo sovrannaturale creata da Glenn Gordon Caron (il creatore del bellissimo Moonlighting, con Bruce Willis prima del successo) e interpretata da Patricia Arquette (Strade perdute di Lynch), che Rai Tre trasmette ogni giovedì in prima serata.
La serie racconta delle doti di Allison – ispirata a una vera e omonima donna medium – nel prevedere eventi luttuosi e interagire con le anime e di come metta questo dono a servizio delle forze dell’ordine: cos’ha di speciale questa sensitiva? E’ semplicemente una donna normale, con un marito tenero e onesto, e tre figlie, di cui una adolescente, che le danno da penare il giusto. E’, per farla breve, il tono sommesso, sornione e realistico a dare il tocco in più a una serie che si basa sulla solidità di attori – tra cui compare spesso Anjelica Huston – e situazioni più che sul sensazionalismo degli script o degli effetti speciali.
Mentre la Rai trasmette la quinta stagione, la serie ha subito un cambio di network in America, inaugurando la sesta stagione col passaggio da NBC a CBS riscontrando un ottimo riscontro del pubblico; lo stesso che ha in Italia dove raccoglie ogni settimana dai 2 ai tre milioni di spettatori, sollevando la rete rispetto alla concorrenza di talk-show politici, partite di calcio e fiction italiane rivali. Come se Rai Tre desse anche, con questa scelta di palinsesto, dare anche un piccolo consiglio di vita: mentre tutti – calciatori, deputati, poliziotti – si agitano, noi prendiamocela comoda.
Emanuele Rauco
