Michael J. Fox e il Parkinson: “La mia carriera da attore è finita”
Dal 1991, Michael J. Fox combatte contro il Parkinson. Fino all'anno scorso, l'attore di Ritorno al futuro e di Casa Keaton ha continuato a recitare nonostante la malattia. Poi, però, le difficoltà di memoria l'hanno costretto a prendere la drammatica decisione, come ha raccontato in una recente intervista a AARP: "L'hanno scorso ho mollato".
Michael J. Fox e la convivenza con il Parkinson
Dalla scoperta della malattia, Michael J. Fox ha portato avanti la sua carriera per quasi trent'anni. Dopo l'ultima stagione della sitcom Spin City, uscita nel 2002, l'attore ha scelto di prendersi un periodo di stop, per poi tornare in qualche episodio della serie Scrubs, con un ruolo particolare:
Ho continuato a recitare per quasi trent’anni dopo la mia diagnosi. Dopo Spin City mi sono preso una pausa poi ho fatto un paio di episodi di Scrubs – Medici ai primi ferri ed è stato divertente. Ho interpretato il ruolo di un tipo con il disturbo ossessivo-compulsivo e mi sono reso conto che potevo usare il Parkinson per il ruolo.
Nel corso degli anni, però, le sue condizioni di salute sono peggiorate e così anche la memoria a breve termine, fondamentale per un attore, ha iniziato a dare segni di cedimento, fino a costringerlo ad abbandonare la sua professione:
Quando non sono riuscito a recitare nel mondo in cui ero abituato, ho trovato nuovi modi. Ma poi ho raggiunto il punto in cui a volte non potevo far affidamento sulla mia capacità di parlare, il che voleva dire non recitare in modo tranquillo. Così l’anno scorso ho mollato.
La carriera di Michael J. Fox
Michael J. Fox, pseudonimo di Michael Andrew Fox, è diventato noto al grande pubblico per la sua interpretazione di Marty McFly nella trilogia di Ritorno al Futuro. Ha poi interpretato altri due ruoli che l'hanno reso popolare: Alex Keaton nella serie Casa Keaton e Michael Flaherty nella sitcom Spin City, grazie ai quale vinse quattro Golden Globe e cinque Emmy Awards in totale.