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“Leaving Neverland” documentario su Michael Jackson, parlano le presunte vittime di abusi sessuali

Si intitola “Leaving Neverland” il nuovo documentario dedicato al Re del Pop che sarà presentato al Sundance Film Festival. Un film di 4 ore destinato a far discutere, perché raccoglie le interviste di presunte vittime di Jackson, che da bambini avrebbero subito da lui abusi sessuali. I parenti del cantante condannano la pellicola: “Tentativo oltraggioso e patetico di sfruttare il suo nome”.
A cura di Valeria Morini
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È decisamente destinato a far discutere il nuovo documentario su Michael Jackson che sarà presentato in anteprima al Sundance Film Festival, la manifestazione dedicata al cinema indipendente che si terrà a Park City, Utah, dal 24 gennaio al 3 febbraio. Il film, intitolato Leaving Neverland e prodotto e diretto da Dan Reed, si concentrerà infatti sul controverso caso di pedofilia di cui il Re del Pop è stato suo malgrado al centro, quando venne accusato di aver commesso abusi sessuali ai danni di alcuni minori.

La trama del film Leaving Neverland

Il documentario, diviso in due parti, durerà circa 4 ore e racconterà il rapporto instaurato da Jackson con due ragazzi, di 7 e 10 anni, e con le loro famiglie. "Attraverso interviste strazianti a questi ragazzi, ormai adulti, e alle loro famiglie", recita la sinossi, "Leaving Neverland dipinge un ritratto di sfruttamento e un inganno prolungato, documentando il potere della celebrità che ha permesso a una figura venerata di infiltrarsi nelle vite di bambini attratti dai vip e dei loro genitori.". Non è ancora chiaro chi siano i due personaggi in questione, tra i vari accusatori di Jackson (il ragazzino di 7 anni potrebbe essere il coreografo Wade Robson, oggi 36enne). Il titolo Leaving Neverland, che ricorda a mo' di citazione Finding Neverland (il film con Johnny Depp sulla genesi del libro Peter Pan), fa riferimento al nome della celebre tenuta del Re del Pop, dove si mormora che si sarebbero consumati gli abusi.

La reazione della famiglia di Michael Jackson

Inevitabilmente, i parenti di Jackson si sono già mossi per contrastare la diffusione del film. All'annuncio della sua presentazione al Sundance, la famiglia ha emesso un comunicato: "Si tratta di un'altra vergognosa produzione nel tentativo oltraggioso e patetico di sfruttare il nome di Michael Jackson e lucrarci". Ricordiamo che Jackson è stato assolto per tutti i 14 capi di imputazione emessi contro di lui nel 2005.

Michael Jackson sarà raccontato in un biopic?

Intanto, si sta parlando anche della realizzazione di un film biografico dedicato a Jackson, di cui quest'anno si ricorderà il decennale della morte. Secondo un'indiscrezione succosa emersa nei giorni scorsi, sembra che la famiglia del cantante stia pensando a un biopic con Rami Malek, attore che si è appena distinto per l'interpretazione di Freddie Mercury nell'acclamato Bohemian Rhapsody.

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