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Asia Argento e il caso Jimmy Bennett

Molestie a Jimmy Bennett, gli sms di Anthony Bourdain ad Asia Argento: “Paga, aiuta uno scemo”

Tmz pubblica il contenuto di alcuni sms che Asia Argento e Anthony Bourdain si scambiarono all’epoca in cui l’attrice italiana ricevette la richiesta di risarcimento, allora ancora privata, da parte di Jimmy Bennett. Quei messaggi sembrerebbero avvalorare la tesi della nota figlia d’arte. “Non pagherò per qualcosa che non è vero” scrive lei, ma Bourdain la incita a fare il contrario: “Non compri il suo silenzio, solo la libertà”.
A cura di Stefania Rocco
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Uno scambio di sms tra Anthony Bourdain ed Asia Argento, risalente all’epoca in cui la figlia d’arte ricevette la richiesta di risarcimento da parte di Jimmy Bennett, sembrerebbe avvalorare la tesi della donna. A pubblicare quello scambio è il sito TMZ che sostiene di avere visionato i messaggi in questione e ne pubblica il contenuto. Si tratta di una conversazione privata in cui si legge Bourdain spingere la compagna a pagare. L’intenzione ultima non sembra essere quella di comprare il silenzio dell’attore, quanto piuttosto la libertà di essere lasciata in pace. Asia, invece, rifiuta con fermezza di sottostare alle richieste dell’attore.

Lo scambio di sms tra la Argento e Bourdain

Bourdain e la Argento parlano tra loro di Bennett, riferendosi a lui come a un “asino”. Bourdain scrive che pagarlo “non è l'ammissione di niente, nessun tentativo di comprare il silenzio, semplicemente un'offerta per aiutare un'anima torturata che cerca disperatamente di spillarti denaro”. “Oppure” aggiunge “puoi dirgli di andare al diavolo. In ogni caso io sono con te”. La Argento replica: “Non comprerò il suo silenzio per qualcosa che non è vero, anche perché sono al verde”. A quel punto lo chef mette in chiaro che sarà lui a gestire la trattativa.

Accuse false, secondo la Argento

All’interno di un altro sms Bourdain aggiunge: “Non compri nessun silenzio. Solo la libertà di non essere importunata. E aiuti un ‘povero scemo' a ricostruirsi la vita”. Solo in quella circostanza la Argento fa riferimento a quanto sarebbe accaduto con  Bennett, pur non parlando mai esplicitamente di un rapporto sessuale: “Non è stato stupro ma ero gelata. Lui era sopra di me dopo avermi detto che sono stata la sua fantasia sessuale da quando aveva 12 anni”. Parole che sembrerebbero alludere a un rapporto intimo tra i due, una circostanza già smentita dall’attrice.

Il comunicato in cui l’attrice si difende

Ieri, dopo un silenzio durato diverse ore, è arrivata la prima dichiarazione della Argento a proposito dello scoop pubblicato dal New York Times. L’attrice ha respinto ogni accusa: “Nego e respingo il contenuto dell'articolo pubblicato dal New York Times che sta circolando nei media internazionali. Sono profondamente scioccata e colpita leggendo notizie che sono assolutamente false. Non ho mai avuto alcuna relazione sessuale con Bennett. Quello che mi ha legata e Bennett per alcuni anni è stato solo un sentimento di amicizia terminata quando, dopo la mia esposizione nella nota vicenda Weinstein, Bennett (che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi stessi genitori, rivolgendo loro richieste milionarie) inopinatamente mi rivolse un'esorbitante richiesta economica. Bennett sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito quale uomo di grande ricchezza e che aveva la propria reputazione da proteggere in quanto personaggio molto amato dal pubblico”. La dichiarazione prosegue e sembra essere in linea con il contenuto degli sms svelati oggi da TMZ:

Anthony ha insistito per la cosa venisse gestita privatamente e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennett. Anthony temeva la possibile pubblicità negativa che tale persona, che considerava pericolosa, potesse portarci. Decidemmo di gestire la richiesta di aiuto di Bennett in maniera compassionevole e venirgli incontro. Anthony si impegnò personalmente ad aiutare Bennett dal punto di vista economico. A condizione di non subire più intrusioni nella nostra vita. Dunque, questo è l'ennesimo sviluppo di una vicenda per me triste che mi perseguita da tempo e che a questo punto non posso che contrastare assumendo nel prossimo futuro tutte le iniziative a mia tutela elle sedi competenti.

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