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Morta Elizabeth Wilson, recitò in “La famiglia Addams” e “Il laureato”

Apparve anche in “Gli uccelli”, “Quiz Show” e nel più recente “A Royal Weekend”. L’attrice si è spenta a 94 anni, nel Connecticut.
A cura di Valeria Morini
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Come dimenticare l'ansiosa mamma vecchio stampo di Benjamin Braddock, alias Dustin Hoffman in "Il laureato", capolavoro di culto firmato da Mike Nichols nel 1967? O Ebbene, l'attrice che la interpretava era Elizabeth Wilson, morta il 9 maggio all'età di 94 anni. Grande caratterista, molto attiva sul palcoscenico tanto da conquistare un Tony Award e la Theatre Hall of Fame, si è spenta nel Connecticut, come confermato dal The New York Times.

Nata nel Michigan il 4 aprile 1921, cominciò a recitare sul grande schermo con un piccolissimo ruolo in "Notorius" di Alfred Hitchcok e, dopo alcune apparizioni in tv, ebbe la sua prima parte di un certo rilievo in "Picnic", deliziosa commedia dolceamara con William Holden e Kim Novak. Successivamente, è apparsa in "Gli uccelli", ancora di Hitchcok. In seguito, raccontò di essere stata attaccata da un volatile il primo giorno sul set. "Quando lo dissi a Hitchcock, lui mi rispose: ‘Non ne sono affatto sorpreso'", rievocò anni dopo l'attrice.

Girò tre film con il grande Mike Nichols: oltre a "Il laureato" recitò in "Comma 22" e "A proposito di Henry". Apparve inoltre in "Quiz Show" e in produzioni tv come "La signora in giallo" e "Rossella". Nel 1991, interpretò Abigail Craven e Greta Pinder-Schloss in "La famiglia Addams" al fianco di Anjelica Huston, Christina Ricci e Christopher Lloyd. Curiosamente, la sua scomparsa segue di poco la morte di Judith Malina, icona del teatro mondiale che proprio in questo film impersonò il ruolo della nonna. Il suo ultimo ruolo fu in "A Royal Weekend", dove apparve neio panni della madre del presidente Roosevelt (interpretato da Bill Murray), del 2012.

In un'intervista del 2013, confessò di essersi innamorata due volte nelle sua vita, ma di non essersi mai sposata:

Ai miei tempi, se una donna si sposava doveva lasciare tutto e dedicarsi alla casa e alla famiglia. Io non ho voluto farlo e, grazie a Dio, oggi non è più necessario.

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