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Morto Hal Douglas, celebre voce dei trailer americani

È morto a 89 anni il celebre doppiatore dei trailer di maggior successo americani. Film come “Philadelphia”, “Forrest Gump” o “Ti presento i miei” hanno avuto l’onore di essere lanciati da quel timbro, che poi è divenuto una garanzia nel campo della cinematografia mondiale.
A cura di Eleonora D'Amore
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Hal Douglas per molti non è nessuno, ma per chi se ne intende di cinema è il simbolo di tutti i maggiori film di successo. Non li ha recitati in prima persona, ma li ha lanciati, uno a uno con la sua voce. Sì perché Hal Douglas è il doppiatore di trailer più famoso del mondo, colui che ha saputo rendere magici i promo di film come  "Philadelphia", "Forrest Gump" o "Ti presento i miei". La capacità di valorizzare un minuto di una celebre pellicola, semplicemente modulando a mestiere la sua voce e livellandola con i suoi punti nevralgici, l'hanno reso un'icona intramontabile nel mondo dei trailer e, più in generale, simbolo di garanzia per tutti i colossi cinematografici destinati al successo.

È morto venerdì scorso, a causa di gravi complicazioni derivati dal cancro al pancreas di cui soffriva da tempo. Se ne è andato circondato dalla sua famiglia nella casa di Lovettsville. Ha lasciato sua moglie Ruth e la figlia da lei avuta, oltre ad altri due figli avuti da una precedente relazione. "La flessibilità della sua voce e la longevità della sua carriera lo hanno reso un vero e proprio fenomeno a Hollywood", ha dichiarato Marice Tobias, sua consulente nonché voice-coach di molti attori di successo. Quest'ultima ha infine aggiunto: "Quando superi lo status di superstar e raggiungi quello di icona, solo allora la gente ti riconosce anche solo dal nome. Questo è ciò che è successo ad Hal".

Chiunque sentendo frasi come "audiences everywhere" o "thrilled by images neverbefore seen … until now!" avranno senza dubbio riconosciuto quel timbro baritonale che da anni ormai contraddistingueva il doppiaggio di Mr. Douglas. Quel suono caldo che scandisce l'inizio del trailer di Titanic ("take a journey, back in time, in search of mistery…") e che definisce un capolavoro come Philadelphia "a story of our lives", momenti indimenticabili di una carriera costruita in sala di registrazione, a vivere di immagini e di emozioni trasmesse attraverso un telo.

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