Nancy Brilli difende Brizzi: “Un amico corretto. C’è differenza tra un’avance e una molestia”
Nancy Brilli non crede alle accuse di presunte molestie sessuali che alcune attrici italiane di film e serie tv avrebbero rivolto nei confronti di Fausto Brizzi, il regista di ‘Notte prima degli esami'. L'attrice, che con lui ha girato film come Ex e Maschi contro femmine, all'ANSA si è detta convinta dell'innocenza di Brizzi e del fatto che non abbia mai, fino ad oggi, sollevato alcun tipo di sospetto per comportamenti poco leciti in circostanze inerenti il lavoro:
Non avevo mai sentito una chiacchiera finora. Conosco Brizzi come persona corretta, un bravo regista e produttore. Un amico che si è comportato sempre correttamente. Bisogna capire la differenza tra un'avance e una molestia. Se uno ti dice: ‘me te farei' è un'avance inopportuna o un complimento simpatico? Ci dobbiamo capire.
Si può fare carriera senza cedere ai ricatti
Altrettanto importante, a suo dire, l'identità manifesta delle attrici che vogliono muovere denunce così pesanti e articolate, collegata alla necessità di circostanziare le accuse e dare loro la giusta importanza nelle sedi opportune, senza tribunali pubblici improvvisati: "E se si fa una denuncia deve essere con nome e cognome e circostanziata sul fatto, altrimenti tutti possono parlare male di tutti e non abbiamo bisogno di questo. Brizzi con me si e' sempre comportato in modo impeccabile e sul set nessuna si è mai lamentata".
Da Nancy Brilli, poi, arriva anche un monito alle donne che vogliono fare questo mestiere. Lei, che dall'alto dei suoi 33 anni di attività sente di poter parlare, è la dimostrazione vivente che scegliere di fare l'attrice senza alcuna sorta di compromessi è possibile. Non esiste lusinga nell'avere un certo tipo di attenzione sessuale e, stando alle sue parole, non deve essere assurto a modello un iter fatto di abusi e molestie per favorire la carriera:
È importante che siano consapevoli del fatto che non deve essere chiesto loro nient'altro che il proprio lavoro. Altrimenti puoi alzarti e andartene. Non può essere la paura che ti venga bloccata la carriera a non farti parlare, perché se e' così vuol dire che accetti che il tuo percorso professionale preveda uno scambio di favori sessuali e questo non va bene. Per quanto mi riguarda, non sono mai stata lusingata da una mano sulla coscia o da un commento pesante, mi offende e basta. I miei 33 anni di attività dimostrano che si può fare carriera senza accettare compromessi o ricatti di scambi di carne che, non lo nego, avvengono normalmente. […] Donne e anche gli uomini, perché ho tanti amici gay, che si sono trovati davanti a questi ricatti, devono avere una sicurezza maggiore in se stessi.
Infine, la Brilli si è interrogata sulla retroattività nelle denunce e sul perché si abbia ancora così tanta paura, spiegandosi in questo modo: "Mi sembra che in alcuni casi non ci sia coerenza. È vero che se uno comincia a parlare anche gli altri trovano il coraggio, ma avrebbe senso farlo in tempo reale e ci sono anche i mezzi, c'e' internet. A me è successo di non fare alcuni lavori perché mi era stato chiesto un contributo che non fosse solo professionale. Non bisogna avere paura".
Anche Lodovica Comello a difesa di Fausto Brizzi
A Nancy Brilli, si è associata a distanza anche la voce di Lodovica Comello, che con Fausto Brizzi ha lavorato nei film ‘Poveri ma ricchi' e ‘Poveri ma ricchissimi', intervenendo nel dibattito sulla veridicità o meno delle presunte accuse di molestie a suo carico: "Con me è stato sempre gentile, ma distaccato e professionale, non mi ha mai dato modo di pensare ad un atteggiamento inappropriato. Ovviamente come donna, ma anche come essere umano, trovo molto grave non solo la molestia ma anche in generale qualunque forma di mancanza di rispetto nei rapporti di lavoro".
Neri Parenti non crede alle accuse
Ospite de Il Sabato Italiano, il programma di Rai1 condotto da Eleonora Daniele, Neri Parenti ha commentato i casi di molestie che nelle ultime settimane hanno colpito il mondo di Hollywood, a partire dagli scandali che hanno travolto prima Harvey Weinstein e poi la star di House of Cards Kevin Spacey, e si è espresso decisamente contro il giustizialismo nei confronti del regista e produttore italiano Fausto Brizzi:
È una cosa schifosa, è semplice, è sotto gli occhi di tutti. Per quello che riguarda invece il fatto specifico, cioè quello di Brizzi, io con lui ho lavorato 10 anni come sceneggiatore e lo frequento da 20, quindi io non ci credo a questa cosa. Ha tutta la mia solidarietà fino a quando o non ci saranno delle prove più certe o ci sarà un atto di confessione come è successo con Kevin Spacey o con altri attori americani. Però io fino a questo punto, conoscendolo, non ci credo.