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Netflix blocca la produzione del film su Michael Jackson, dopo le accuse di molestie

In seguito al movimento #MeToo, varie case di produzione hanno mostrato una maggiore cautela nell’occuparsi di progetti che interessassero personaggi accusati di molestie. Come è accaduto a Woody Allen, a cui Amazon ha bloccato la distribuzione del suo ultimo film, la stessa sorte è toccata a Bubbles, il film d’animazione dedicato a Michael Jackson, di cui Netflix ha bloccato la produzione.
A cura di Ilaria Costabile
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A quanto pare il movimento #MeToo continua a portare con sé delle ripercussioni da non sottovalutare. L'etically correct, se così possiamo definire questa ponderata cautela nel diffondere determinati prodotti culturali e di intrattenimento, predomina anche sulle cosiddette piattaforme streaming. Come è accaduto per Woody Allen, il cui ultimo film A Rainy Day in New York è stato bloccato da Amazon al momento della distribuzione, e anche il suo memoriale è stato rifiutato dagli editori, questo perché incombevano sul regista le accuse di molestie rivoltegli dalla figlia, già diversi anni fa e riemerse durante il boom del MeToo.  Sembrerebbe che adesso lo stesso destino spetti ad un film dedicato a Michael Jackson.

Lo stop di Netflix

Adesso toccherebbe a Netflix ricoprire il ruolo di censore. La nota piattaforma ha infatti respinto la distribuzione di Bubbles il film in stop-motion dedicato al re del pop, dopo il documentario Leaving Neverland, diffuso da Hbo, che ha raccolto le testimonianze di due bambini che avrebbero subito abusi da Michael Jackson. Il Re del Pop era stato più volte accusato di pedofilia, e anche dopo la sua morte sembrano spuntare sempre nuove testimonianze e dichiarazioni di vittimeBubbles è un film di animazione diretto dal regista Taika Waititi, che avrebbe dovuto raccontare la storia dello scimpanzé della pop star, che Netflix aveva ottenuto in seguito ad una trattativa milionaria, circa 20 milioni, oggi sarebbe stato messo in panchina, i produttori starebbero cercando qualcuno che possa produrlo. Anche il regista, Waititi, che doveva essere affiancato da Mark Gustafson, distaccatosi dal progetto per aiutare Guillermo del Toro nella realizzazione del suo Pinocchio, sempre per Netflix, avrebbe preso la decisione di dedicarsi ad altro; si starebbe soffermando sulla creazione del film Jojo Rabbit, un film d'animazione che ruota attorno alla satira politica e che potrebbe essere presentato a Venezia, alla mostra del cinema.

L'idea alla base del film

Nel momento in cui si era in procinto di gettare le basi per la realizzazione di Bubbles, Taika Waititi si era detto entusiasta di prendere parte ad un progetto che avesse come oggetto Michael Jackson, uno dei suoi idoli, e come riportato da Vanity Fair aveva anche dichiarato:

La cosa più importante per me è essere certo che si tratti di un progetto che rispetti lui e la sua eredità. Non sono interessato alla realizzazione di un film biografico. Voglio concentrami sul racconto di una storia che fondi fatti reali e fantastici, dedicato a un animale che cerca di capire il mondo intorno a sé.

Questo perché l'idea di partenza prevedeva che il racconto fosse incentrato sulla vita della pop star, ma vista dagli occhi del suo amato scimpanzé, quindi un racconto diverso e forse non intriso di dinamiche esterne ed intricate. Ma l'annuncio di Netflix, riportato sull'account Twitter di DeadLine Hollywood, non fa sperare per una diffusione in tempi brevi del peculiare prodotto cinematografico.

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