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Oscar 2017 a “Zootropolis” come Miglior film d’animazione

Il 55° classico Disney ha portato a casa l’Oscar grazie ad una storia piena di gag al fulmicotone, con personaggi straordinari, scenografie uniche e messaggi universali di giustizia, amicizia, solidarietà e civiltà. Intanto, si pensa già al sequel.
A cura di Ciro Brandi
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Zootropolis”, il 55° classico Disney, diretto da Byron Howard e Rich Moore, dopo tantissimi elogi e milioni di spettatori che hanno affollato le sale, è riuscito a conquistare anche il massimo riconoscimento in campo cinematografico. Quest’anno, la competizione non era assolutamente semplice, data la presenza di grandissimi film d’animazione come “La mia vita da zucchina, “Oceania”, della stessa Disney, “Kubo e la spada magica” e “La Tartaruga Rossa”, che hanno riscosso un successo clamoroso, ma “Zootropolis” era già forte della vincita del Golden Globe, nella stessa categoria, e di altre nomination in altre prestigiose kermesse, ed è entrato subito nel cuore di adulti e bambini.

“Zootropolis”, la metropoli degli animali parlanti ricca di messaggi universali

“Zootropolis”, la metropoli degli animali parlanti, ha colpito nel segno non solo l’Academy, ma anche il pubblico e la critica specializzata, portando a casa la stratosferica cifra di 1.023.577.507 dollari, globalmente. L’alleanza tra la coniglietta Judy e l’astuta volpe Nick Wilde per risolvere un caso complicato, ha fatto di questo film una piccola perla della cinematografia, adatta ad un pubblico di tutte le età. La pellicola è piena di gag al fulmicotone, con personaggi straordinari, scenografie uniche e messaggi universali di giustizia, amicizia, solidarietà e civiltà che non potevano non fare presa immediata e diventare uno dei film Disney più famosi degli ultimi anni. Sul celebre sito Rotten Tomatoes ha una valutazione del 98%, con circa 240 recensioni e, visto l’enorme successo, i registi si sono dichiarati favorevoli a girare un secondo capitolo, che però avrà bisogno di una gestazione abbastanza lunga, dato che entrambi i registi, Howard e Moore sono già impegnati in altri progetti.

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