Philip Seymour Hoffman disse agli amici: “Se non mi fermo so che morirò”
Ci sono oramai pochi dubbi sulle cause della morte di Philip Seymour Hoffman, l'attore trovato riverso nel suo appartamento con un ago conficcato in vena e portato via in barella davanti a fan in stato di choc. La sospetta overdose di cui si parlò inizialmente è confermata da diversi fattori che emergono nelle ultime ore e che, oltre a rafforzare l'idea che la parabola intrapresa dall'attore non potesse essere destinata ad un fine diverso, sembrano avvalorare l'idea che Hoffman ne fosse perfettamente consapevole, ed impotente nei confronti del suo vizio. Il giornale estero Tmz scrive infatti stamani che alcune fonti hanno confermato che Hoffman rivelò ad alcuni amici diverse settimane fa, a dicembre circa, di essere entrato nel tunnel della droga, di aver tentato di uscirne senza esserci riuscito, pronunciando alla fine una frase evocativa che oggi risulta drammatica: "Se non mi fermo so che morirò".
E d'altronde è una conversazione possibile sulla base di come stesse andando la vita di Seymour Hoffman da qualche mese a questa parte, visto che una fonte ha dichiarato al New York Post il fatto che l'attore fosse stato allontanato da sua moglie Mimi O'Donnell, descritta ieri come travolta da un dolore inconsolabile, con la quale aveva messo al mondo tre bambini, proprio per garantire a questi ultimi la traquillità e la sicurezza. Evidentemente, negli ultimi tempi l'attore era diventato pressoché incontrollabile e divorato dal proprio vizio. Aveva tuttavia deciso, in qualità di ottimo padre, di trasferirsi a pochi isolati di distanza, così da poter passare quanto più tempo possibile con i propri figli (che tra l'altro avrebbe dovuto prelevare domenica mattina, il giorno in cui è stato trovato morto, per stare con loro durante l'intera giornata).
Se non bastassero le condizioni in cui è stato rinvenuto al momento del suo ritrovamento da parte da una coppia di amici, a confermare che la droga fosse una parte consistente della quotidianità del premio Oscar negli ultimi mesi sono in prima istanza le sostanze ritrovate nel suo appartamento. Citando Repubblica: "Bustine marcate "Ace of Spades" contenenti presumibilmente eroina, una ventina di siringhe usate, in una tazza di plastica, altre buste con dentro della polvere bianca. Oltre a queste, nell'appartamento erano presenti anche alcune confezioni di medicinali da prescrizione, come il Vyvanse, usato per il trattamento dei disturbi da deficit di attenzione e iperattività, o l'idroxizina, un farmaco utilizaato per il trattamento dell'ansia, e buste vuote con la scritta "Ace of Hearts" – un'espressione slang che indica l'eroina". In più un filmato tratto da una telecamera di sicurezza di una banca, attualmente nelle mani delle forze dell'ordine, nel quale si potrebbe distintamente vedere Hoffman prelevare una somma di denaro poi consegnata a due uomini con delle borse a tracolla che sarebbero tipicamente caratterizzanti i venditori di droga.
Alcune notizie sulla sua ultima settimana di vita sono infine state divulgate dal Daily Mail, e anche queste non lascerebbero spazio ad interpretazioni, visto che lo scorso mercoledì Philip Seymour Hoffman fu avvistato in un locale di Atlanta al bancone del bar, di fianco ad una donna, esibendosi più volte nell'andirivieni dal bagno, per poi svenire dopo la sua bevuta. Il giorno dopo, l'attore prende un volo diretto a New York, recandosi in aeroporto in condizioni decisamente non ottimali, apparso stordito e spettinato e sono cominciate a circolare anche foto che lo ritraggono dormiente durante il volo, e soprattutto quelle che mostrano come il personale di volo l'abbia trasportato con un veicolo speciale una volta atterrato, forse perché incapace a camminare.