14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Punto d’impatto” – La recensione

Matthew Chapman dirige un cast di prim’ordine per la sua prima vera prova da regista. Fede, ricatti, amore, tradimento sono gli ingredienti di questo avvincente thriller psicologico.
A cura di Ciro Brandi
14 CONDIVISIONI
Punto_d_impatto

E’ la prima vera prova importante per il regista Matthew Chapman, sceneggiatore de “La Giuria”, film del 2003  con Dustin Hoffman, Rachel Weisz, Gene Hackman e John Cusack. La pellicola è stata presentata alla selezione ufficiale 2011 del Sundance Film Festival.

Il film racconta la storia di Gavin (Charlie Hunnam), professore di college, ateo convinto, intenzionato a togliersi la vita saltando da un grattacielo. In suo aiuto arriva Hollis (Terrence Howard), un  detective della polizia, che cerca di dissuaderlo. I due cominciano a parlare di cosa possa aver spinto Gavin ad un gesto simile, così Hollis viene a sapere che il povero professore sta aspettando che arrivi Mezzogiorno per poi saltare, altrimenti un’altra persona morirà. Andando più a fondo, Gavin confesserà il suo amore per una donna, Shauna (Liv Tyler), legata ad un altro uomo, Joe, un fondamentalista cristiano che la tiene in pugno, in una sorta di possessione morbosa, e il fatto che costui ne abbia scoperto il tradimento, lo ha portato su quel cornicione. Hollis, dal canto suo, è un uomo che sta attraversando un periodo non facile in famiglia. Alla fine i loro ruoli s’invertiranno.

Punto d’Impatto”, (“The Ledge” è il titolo originale) è un film che mi ha spiazzato. La struttura narrativa è molto semplice, così come il plot e la sceneggiatura, ma è davvero emozionante e coinvolgente. Chapman, molto apprezzato come sceneggiatore e giornalista, torna alla regia dopo più di vent’anni – il suo ultimo film è stato “Urla di Mezzanotte” del 1988 – ma dimostra di avere ancora un’ottima dimestichezza con la macchina da presa e riesce a montare un thriller psicologico tutto giocato su fede, ricatti mentali, tradimento, amore e possessione. Attraverso molti flashback riusciamo ad intrufolarci nella vita dei protagonisti e a verificare, nel dettaglio, cos’ha portato Gavin a compiere quel gesto assurdo. In questo modo, tutti i personaggi principali sono analizzati a 360°, sono le loro personalità che fanno da impalcatura alla pellicola.

Il regista ha potuto contare anche su un cast di tutto rispetto: rivediamo Liv Tyler, dopo una lunga assenza dal grande schermo e qualche film minore come “The Strangers”del 2008; Charlie Hunnam è noto al grande pubblico per aver preso parte a film drammatici di grande successo come “Ritorno a Cold Mountain”(2003) e “I Figli degli Uomini”(2006); Patrick Wilson proviene invece dalla commedia, l’ultima è “Due cuori e una provetta” del 2010. Terrence Howard, invece, ha una filmografia vastissima ed eterogenea alle spalle, è una vera stella ormai ad Hollywood, premiato con l’Oscar nel 2006 per l’interpretazione in “Hustle & Flow – Il Colore della Musica”.

Bel film, bel cast, bella prova. Bravo Chapman!

Voto: 7

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views