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Robert Downey Jr shock: “Mio padre mi passò il primo spinello a 8 anni”

Un percorso di recupero difficile quello di Robert Downey Jr, uscito da qualche anno dal tunnel della droga, nel quale era stato condotto per mano da suo padre: “Ci facevamo insieme, era il suo modo per volermi bene, per dimostrarmi amore nell’unica maniera che conosceva”.
A cura di Eleonora D'Amore
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Una confessione che ha lasciato l'America con il fiato sospeso e poi il mondo intero, incredulo di fronte alla crudezza delle sue parole. Stiamo parlando dell'intervista rilasciata dall'attore Robert Downey Jr su Max, che ha toccato temi molto delicati legati alla sua vita: il rapporto con il padre, la droga e la dura disintossicazione alla quale si è sottoposto. Ad un certo punto però si apprende qualcosa di oscuro, ovvero che è stato proprio il padre ad iniziarlo all'uso delle droghe e che in tenera età gli ha passato il primo spinello:

Mio padre è stato un pioniere del cinema indipendente, ma non aveva idea di come si crescono i figli. Mi passò il primo spinello quando avevo otto anni. […] Ci facevamo insieme, era il suo modo per volermi bene, per dimostrarmi amore nell'unica maniera che conosceva. […] Oggi sono orgoglioso di riuscire a mantenere i miei impegni, non solo nei confronti di amici e famiglia, ma anche con il pubblico.

Difficile immaginare come un genitore possa "passare la morte" ad un figlio, spronarlo "a farsi" con lui con l'alibi di un discutibile trasporto affettivo, l'unico forse capace di manifestare e che ha segnato l'attore per gran parte della sua vita. E a questo punto viene quasi automatico fare un passo indietro e volgere lo sguardo al lontano 1987, quando proprio un giovanissimo Robert Downey Jr interpretava al cinema la parte di Julian nel film Al di là di tutti i limiti (Less than zero), un ragazzo ossessionato dall'uso di sostanze stupefacenti, che alla fine resta vittima di un mix esplosivo di droghe e alcool.

Per fortuna lo stesso finale non è stato riservato alla sua reale esistenza, della quale è riuscito a riappropriarsi dopo una dolorosa disintossicazione, che è riuscita a riconsegnarlo in primis alla sua famiglia e poi al suo pubblico, che non ha mai smesso di amarlo e di seguirlo al cinema: "Sono un padre abbastanza severo, presente, soprattutto con Exton, mio figlio più piccolo. Con lui è tutto nuovo perché questa volta sono sobrio. Riesco persino a cambiargli i pannolini, cosa difficilissima da fare quando sei completamente stonato!". Una rinascita tra le mura di casa, che riflette quella cinematografica con il successo riscosso dalla saga di Iron Man, perché per essere un supereroe bisogna prima dimostrare di essere un grande uomo, cosa nella quale Robert Downey Jr pare sia riuscito perfettamente.

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