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Robert Redford, il doppio premio Oscar compie 80 anni

E’ una delle più grandi stelle di Hollywood, ma è, anche, l’antidivo per antonomasia. 41 film – di cui 9 da regista – l’attore ha fondato anche il Sundance Film Festival, nel 1990, col collega Sydney Pollack e ha vinto ben due Oscar, 3 Henrietta Award, 3 Golden Globe e tantissimi altri premi. Il 18 agosto compie 80 anni e, attualmente, è nelle nostre sale con il bellissimo “Il drago invisbile”.
A cura di Ciro Brandi
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La sua stella è una delle più brillanti di Hollywood, eppure, Robert Redford, 80 anni il 18 agosto, ha sempre avuto un atteggiamento da antidivo. 41 film – di cui 9 da regista – 7 tra serie e film tv, l’attore ha fondato anche il Sundance Film Festival, nel 1990, col collega Sydney Pollack e ha vinto ben due Oscar – come Miglior regista per “Gente comune” e uno alla sua straordinaria carriera nel 2002 – 3 Henrietta Award e 3 Golden Globe e tantissimi altri premi.

L’adolescenza problematica

L’attore nasce a Santa Monica, in California, in una famiglia molto religiosa. A causa del lavoro del padre, la famiglia si trasferì nella San Fernando Valley e, durante una visita al Parco Nazionale di Yosemite, Redford fu travolto dall’amore per la natura, concetto che sarà usato in molti suoi film. Sua mamma, purtroppo, morì a soli 41 anni di cancro e l’attore abbandonò gli studi, nel 1956, per andare in Italia e Francia, traumatizzato dalla perdita. Tornò, però, l’anno dopo, deluso e stanco, e si diede all’alcol. Grazie alla sua fidanzata Lola Van Wagenen riuscì ad uscire dal tunnel e s’iscrisse al Prat Institut di New York per studiare arte, anche se ben presto la passione per la scrittura e per la recitazione presero il sopravvento.

“La caccia”, “Butch Cassidy” e i primi successi

Nel 1958, fece il suo debutto, come attore, in uno spettacolo a Broadway e, due anni dopo, debutta in televisione nelle serie “Playhouse 90” e “The Deputy”. Redford parteciperà anche ad alcuni episodi di “Perry Mason” e “Ai confini della realtà”, ma il debutto al cinema avviene nel 1962 con la pellicola “Caccia di guerra”, diretto da Denis Sanders e, già nel 1965, per il ruolo in “Lo strano mondo di Daisy Clover”(1965), di Robert Mulligan, porta a casa i Golden Globe come Miglior attore debuttante. Ciò lo lancerà nella Hollywood che conta, e Redford girerà “La caccia”(1966), di Arthur Penn, con Marlon Brando e Jane Fonda; “Questa ragazza è di tutti”(1966), diretto da Sydney Pollack e “A piedi nudi nel parco”(1967), di Gene Saks. Uno dei suoi migliori film è il bellissimo western “Butch Cassidy”(1969), di George Roy Hill, con un grandissimo Paul Newman, col quale instaurerà una straordinaria amicizia, che durerà fino alla morte dell’attore, avvenuta nel 2008.

I cult degli anni ’70 e il debutto da Oscar alla regia

Dopo “Gli spericolati”(1969) e “Il candidato”(1972),  di Michael Ritchie, Redford gira i cult “Come eravamo”(1973) del suo amico e collega Pollack, nel quale recita con Barbra Streisand, e il bellissimo “La stangata”, diretto da George Roy Hill, con Paul Newman, che portò a casa 7 Oscar, mentre Redford riceve la sua prima nomination come Migliore attore protagonista. Altri grandissimi successi degli anni ’70 sono “Il grande Gatsby”(1974), di Jack Clayton; “I tre giorni del condor”(1975), di Sydney Pollack; il cult “Tutti gli uomini del Presidente”(1976), di Alan J. Pakula e “Quell’ultimo ponte”(1977), per la regia di Richard Attenborough. Nel 1980, Redford debutta alla regia con “Gente comune”, tratto dal romanzo “Gente senza storia”, di Judith Guest del 1979, con Donald Sutherland. La pellicola ottiene un successo clamoroso e gli fa vincere 4 Oscar  tra cui quelli come Miglior regia e Miglior film. In seguito, gira “Il migliore”(1984), di Barry Levinson, “La mia Africa”(1985) dell’amico Pollack e “Pericolosamente insieme”(1986), di Ivan Reitman. Nel 1988, torna in cabina di regia con “Milagro”, film che, però, non ottiene il successo sperato.

“Proposta indecente”, “L’uomo che sussurrava ai cavalli” e gli ultimi film

Nel 1992, dirige Brad Pitt in “In mezzo scorre il fiume”, tratto dall'omonimo libro autobiografico di Normal Maclean, pubblicato nel 1976, e l’anno dopo, gira il blockbuster “Proposta indecente”, con Demi Moore e Woody Harrelson. Torna alla regia con “Quiz Show”(1994) e nel 1998, dirige e interpreta il bellissimo “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, con Kristin Scott Thomas e Scarlett Johansson. Nel 2000, dirige Matt Damon, Will Smith e Charlize Theron in “La leggenda di Bagger Vance” e ritrova Brad Pitt, nel thriller “Spy Game”(2001), diretto da Tony Scott. Altri suoi bellissimi film da regista e interprete sono “Leoni per agnelli”(2007) e “La regola del silenzio – The Company You Keep”(2012). Gli ultimi film girati dal divo sono: “All Is Lost – Tutto è perduto”(2013), di Jeffrey C. Chandor, “Captain America – The Winter Soldier”(2014); “A spasso nel bosco”(2015), di Ken Kwapis e “Truth – Il prezzo della verità”(2015), diretto da James Vanderbilt. Attualmente, Redford è nelle nostre sale con il bellissimo live-action Disney “Il drago invisibile”, diretto da David Lowery.

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