La vedova di Robin Williams avvia la battaglia per l’eredità
L'eredità di Robin Williams è al centro della più classica delle dispute familiari. La lite vede la vedova Susan Schneider Williams scontrarsi con i figli di lui, destinatari delle ricchezze dell'attore come stabilito dalle sue ultime volontà. A sei mesi dalla morte di Williams, la Schneider ha tuttavia presentato alla Corte Suprema di San Francisco una denuncia nei confronti di Zachary, Zelda e Cody (nati dai due precedenti matrimoni della star) accusandoli di essersi impossessati di alcuni oggetti senza chiederle il permesso. La vedova ha chiesto che tutto ciò che viene conservato nella casa dove lei e Williams risiedevano, a Tiburon (California), venga escluso dall'elenco dei beni destinati ai tre figli. Si tratterebbe di gioielli e oggetti vari, per un valore totale di 7 milioni di dollari.
Secondo quanto reso pubblico a novembre 2014, ai figli spetta un'eredità in beni e liquidi per circa 45 milioni, mentre alla Schneider dovrebbe andare un semplice lascito, in virtù di un accordo firmato prima delle nozze. La vedova ha dichiarato di non voler contestare l'intero testamento, ma si limita a chiedere il parere della Corte su "alcuni passaggi". Non sarebbe inoltre interessata a "memorabilia e premi nel settore dello spettacolo", bensì a soprammobili e vestiti, come lo smoking indossato da Williams al loro matrimonio.
Proprio sui cosiddetti "soprammobili" si è acceso lo scontro con i figli, dal momento che si tratterebbe di oggetti collezionati dall'attore (graphic novel, manifesti, modellini e figurine di cartoon giapponesi) i quali, secondo le sue ultime volontà, dovrebbero spettare a Zach, Cody e Zelda. Questi hanno dichiarato di avere "il cuore spezzato" per l'improvvisa dimostrazione di "avidità" di Susan Schneider, che avrebbe “agito contro le volontà" di Williams, "mettendo in dubbio ciò che lui aveva accuratamente pianificato per le sue proprietà" e aggiungendo così "un insulto a quella che già di per sé una ferita terribile". La guerra tra le due parti, e i rispettivi legali, è dunque cominciata.