Salemme torna in sala con Baciato dalla fortuna [la recensione]

Il veterano Vincenzo Salemme torna in sala con la sua ultima commedia dal titolo, forse autobiografico, “Baciato dalla fortuna”, diretta da Paolo Costella.

La vicenda è ambientata a Parma  e l’attore interpreta Gaetano, un vigile urbano napoletano bersagliato dalla compagna Betty (Asia Argento), la quale gli fa condurre un tenore di vita molto al di sopra delle proprie e reali possibilità. Geatano è anche perseguitato dall’ex moglie Marisa (Paola Minaccioni) che pretende gli alimenti, e dal suo capo, il comandante Grandoni (Alessandro Gassman), molto sensibile al fascino della bella Betty. A completare il quadro ci sono i colleghi Nicola (Dario Bandiera) e Osvaldo (Giuseppe Giacobazzi) che tramano alle sue spalle. Come farà, inoltre, a restituire 40000 euro di debiti contratti con la banca? Ci vorrebbe una bella ed improvvisa vincita milionaria!

La pellicola prende spunto dall’atto unico di Salemme “Fiore di ictus” ed è lo specchio della nostra società allo sbando, in cerca di un qualcosa d’improvviso che riesca a risolvere, almeno economicamente parlando, la maggior parte dei problemi che ci assillano quotidianamente.

La commedia di Salemme poggia sempre sullo stesso registro , quello dell’equivoco e della farsa, messo in atto da bravi attori, diretti da un regista bravo nel non far cadere nella trappola della noia, che purtroppo incombe come nuvole all’orizzonte. Purtroppo sembra tutto già maledettamente visto: la moglie piattola, il collega bello e di successo, gli amici infidi, l’amante pretenziosa, sono stati sempre gli ingredienti che hanno portato al successo il Salemme dei tempi d’oro, ma che adesso sembrano funzionare poco. La prevedibilità e la differente carica di humour, rispetto ad altri suoi titoli precedenti, ne fanno più un prodotto adatto alla televisione che al cinema. Tuttavia è da apprezzare l’immagine vera che risulta dell’italiano medio e delle sue vicissiutudini di tutti i giorni, nelle quali ci possiamo veramente rispecchiare tutti.

Voto: 5