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“Salviamo la casa di Tolkien”, Sir Ian McKellen e Martin Freeman vogliono farne un centro letterario

Si è riunita la Compagna dell’Anello. Questa volta la missione è ‘terrena’, decisamente alla portata rispetto a quello contro Sauron: Sir Ian McKellen, John Ryhs-Davies e Martin Freeman, rispettivamente Galdalf, Gimli e Bilbo Baggins, vogliono salvare e preservare la casa di Oxford dove Tolkien ha scritto i suoi capolavori e farne un centro letterario.
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Acquistare e preservare la casa di J.R.R. Tolkien. È questo l'obiettivo di parte del pregiatissimo cast de Il Signore degli Anelli e di Lo Hobbit. Parliamo di Sir Ian McKellen, John Rhys-Davies e Martin Freeman che si stanno spendendo a favore di una campgna per salvare la casa di Oxford, dove lo scrittore ha scritto i due capisaldi della letteratura fantasy. L'operazione è chiamata "Project Northmoor", prende il nome dalla via in cui si trova la casa signorile di Tolkien, al 20 Northmoor Road.

Il progetto degli attori del Signore degli Anelli

Si è riunita la Compagna dell'Anello. Questa volta la missione è ‘terrena', decisamente alla portata rispetto a quello contro l'Occhio di Sauron o la desolazione di Smaug. L'obiettivo dei tre attori è dunque quello di raccoglie sei milioni di dollari per acquistare l'immobile, ripararlo e curarne il giardino per farne un punto di ritrovo per gli appassionati e non della letteratura di Tolkien. Un'idea ambiziosa, quella di farne un polo, un centro per tour, dibattiti e lezioni su Tolkien, sia in presenza che virtuale. Considerato il grande contributo che J.R.R., all'anagrafe John Ronald Reuel Tolkien, ha dato alle loro vite, per gli attori si tratterebbe quasi di un atto dovuto. Questo l'obiettivo di Gandalf, Gimli e Bilbo Baggins, rispettivamente Sir Ian McKellen, John Ryhs-Davies e Martin Freeman.

Non esiste un centro dedicato a Tolkien

Nonostante la grande popolarità della saga, non esiste una saga dedicata a J.R.R. Tolkien. Lo scrittore, estremamente popolare negli anni '60, è rinato letteralmente negli ultimi due decenni grazie ai film di Peter Jackson. Così, l'intenso lavoro dello scrittore del Novecento ha continuato a fiorire, a essere curato, rieditato, alimentandone ultreriormente il mito. Anche suo figlio Christopher, morto il 16 gennaio di quest'anno, ha continuato a curare scritti inediti di suo padre, come Il Silmarillion.

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