Senza traccia, stasera il gran finale
Jack Malone e i suoi colleghi ci salutano definitivamente: dopo sette anni e 160 episodi, Senza traccia, il poliziesco Cbs che racconta il lavoro della squadra dell’FBI impegnata a trovare persone scomparse, chiude i battenti, nonostante un ascolto di 11 milioni di spettatori nell’ultima stagione e nonostante il Golden Globe vinto dal suo protagonista e i due Emmy vinti dalla serie, e una media generale di alto livello – tanto da soffiare spesso lo scettro a E.R. Forse più che gli ascolti, alla base della cancellazione, c’era una certa stanchezza da parte ai autori e interpreti.
Che però per il gran finale non si sono risparmiati: infatti negli ultimi due episodi, intitolati Primi amori e Tutto torna (ventitreesimo e ventiquattresimo della stagione), Malone deve ritrovare il fidanzato della figlia scomparso mentre raggiungeva New York, mentre Elena e Danny organizzano il loro matrimonio e Sam fa una scelta importante.
Jerry Bruckheimer, produttore praticamente sempre in movimento visto che oltre ai vari CSI produce anche film come Prince of Persia e Pirati dei Caraibi con Johnny Depp, è garanzia d’intrattenimento solido e intelligente (almeno quando opera in televisione) con sfumature umane non trascurabili, come nel rapporto a metà tra amore e paternità tra Jack (un intenso Anthony La Paglia) e Sam (Poppy Montgomery) o quello tra il capo della squadra e suo padre malato, il grande Martin Landau premio Oscar per Ed Wood, che apparirà anche per l’ultimo episodio. Che promette tensione, come sempre. Ma anche qualche lacrima