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Sonia Bergamasco è la madrina della Mostra di Venezia 2016

Dopo il successo di “Quo Vado” con Checco Zalone e de “Il Commissario Montalbano”, in cui è la nuova Livia, l’attrice milanese condurrà le cerimonie di apertura e chiusura alla 73esima edizione della Mostra del Cinema, a Venezia dal 31 agosto al 10 settembre 2016.
A cura di Valeria Morini
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La 73esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ha scelto la sua madrina. A condurre le cerimonie di apertura e chiusura del Festival, sul Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016, sarà l'attrice milanese Sonia Bergamasco, recentemente vista in tv nei panni di Livia ne "Il Commissario Montalbano". Una scelta piacevolmente controcorrente quella della Mostra di Venezia, che a differenza delle madrine degli scorsi anni (solitamente attrici giovanissime ed emergenti) ha preferito premiare una star navigata (ha compiuto 50 anni, portati benissimo, lo scorso gennaio) e con un curriculum eclettico tra cinema, teatro e tv.

L'anno di Sonia Bergamasco, da Zalone a Montalbano

L'investitura veneziana è la consacrazione definitiva, in un anno particolarmente fortunato per la Bergamasco. L'attrice, che ha iniziato la sua carriera sul palcoscenico, lanciata da Giorgio Strehler e Carmelo Bene, ha raggiunto la notorietà presso il grande pubblico grazie a due prodotti popolari. Anzitutto, è stata la cattivissima funzionaria ministeriale nell'immenso successo "Quo Vado?" con Checco Zalone, film che ad oggi ha incassato oltre 65 milioni di euro. Ha quindi fatto capolino nella fiction più fortunata di Raiuno, la già citata "Il Commissario Montalbano".

"Grata alla Mostra di Venezia, è un rito e un'emozione"

Moglie di Fabrizio Gifuni, la Bergamasco ha lavorato con i fratelli Bertolucci (con Giuseppe in "L'amore probabilmente" e con Bernardo in "Io e te"), con Marco Tullio Giordana in "La meglio gioventù" e "Sangue pazzo" e con Giuseppe Piccioni in "Giulia non esce la sera". Tra i suoi ruoli sul piccolo schermo, si segnalano le fiction "De Gasperi, l'uomo della speranza", "Tutti pazzi per amore" e "Una grande famiglia". Ecco la prima dichiarazione dell'attrice dopo la nomina a madrina della Mostra:

Sono molto grata ad Alberto Barbera e Paolo Baratta per avermi chiamato a interpretare un ruolo così speciale, e aspetto l’apertura dell’edizione 2016 della Mostra del Cinema di Venezia, con lo sguardo puntato sul grande cinema del presente. "La mia "prima volta" alla Mostra di Venezia è stata con il film L'amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci, grande artista con cui ho collaborato anche a progetti teatrali. Ricordo ancora la proiezione in sala, il sentimento di stupore quasi infantile, l’emozione provata in quell’occasione. Sono tornata più volte, negli anni, alla Mostra di Venezia e quello stupore si è sempre rinnovato, con la consapevolezza di condividere un rito contemporaneo di grande forza e di abitare uno spazio di incontro e di confronto artistico fondamentale.

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