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Soon-Yi Previn rompe il silenzio, la moglie di Woody Allen difende il marito e attacca Mia Farrow

Scende in campo in difesa del cineasta Soon-Yi Previn, la donna che iniziò giovanissima una relazione con l’allora marito di sua madre adottiva, Mia Farrow, che da anni accusa Allen di aver molestato l’altra figlia Dylan Farrow. Nel lungo articolo del New York Magazine Mia Farrow viene descritta come una madre severa, disamorata, che non ha mai speso per lei parole buone. Poi in difesa di Allen: “Menzogne contro di lui”.
A cura di Andrea Parrella
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Per la prima volta parla Soon-Yi Previn, la moglie di Woody Allen e figlia adottiva di Mia Farrow, che iniziò la sua relazione con il regista giovanissima, quando Allen aveva appunto una relazione con Mia Farrow. Nelle sue prime dichiarazioni sulla controversa vicenda delle accuse mosse dalla famiglia Farrow nei confronti di Woody Allen, relative alle molestie e gli abusi presunti del cineasta ai danni di Dylan Farrow, Soon-Yi Previn sceglie il New York Magazine per una lunga confessione nella quale non fatica a descrivere Mia Farrow come una donna violenta, la cui reazione di rabbia è esplosa nella guerra ad Allen dopo aver appreso della relazione con la figlia adottiva.

La bufera del #MeToo si abbatte su Woody Allen

"Quello che è successo a Woody è così ingiusto", dice Soon Yi Previn, accusando Mia Farrow di aver approfittato del movimento #MeToo e di aver messo in mostra la figlia Dylan come una vittima. Non a caso miss Previn interviene sulla vicenda dopo anni di silenzio visti i recenti risvolti della vicenda relativa alle presunte molestie di Allen a Dylan Farrow. Negli ultimi mesi si è tornato a parlare con insistenza di queste accuse mosse da Mia Farrow nei confronti dell'ex marito in seguito alla nascita del fenomeno #MeToo. Ronan Farrow, figlio di Mia e giornalista del New York Times, ha determinato l'inserimento della vicenda Allen nel flusso di notizie relative al movimento, provocando non poche conseguenze sulla carriera del cineasta, che pur avendo smentito ogni accusa di Mia Farrow, non solo ha visto Amazon rinviare il suo prossimo film "A rainy day in New York", oltre al passo indietro di molti attori che avevano collaborato con lui come Mira Sorvino e Colin Firth scusarsi per aver accettato ruoli nei suoi film.

Mia Farrow descritta dalla figlia adottiva

L'articolo si concentra in particolare sulla descrizione della madre adottiva Mia Farrow, raccontata in netta contrapposizone all'immagine di vittima che lei ritiene poco aderente alla realtà: "Mia parla di me come una persona elegante, che è probabilmente la sola cosa carina che abbia mai detto su di me". Scendendo nei dettagli la moglie di Allen racconta come sua madre cercasse di insegnarle l'alfabeto con dei blocchi di legno (la ragazza, nata in Corea, è stata adottata da Mia Farrow e l'ex marito Previn da bambina) per poi lanciarglieli contro quando commetteva degli errori. E aggiunge: "Mi teneva per i piedi, a testa in giù, convinta che questo mi portasse sangue alla testa per rendermi più intelligente". E prosegue in questo quadro descrittivo non proprio edificante dicendo che sua madre la schiaffeggiasse in viso con una spazzola e che una volta le abbia lanciato un coniglio di porcellana.

È difficile da immaginare , ma davvero non riesco a trovare dei ricordi positivi di lei

Nella lunga lettera c'è un passaggio rilevante anche su Woody Allen e la loro relazione, che in realtà descrive con dovizia di particolari, sin dagli inizi, ovvero quando Allen la accompagnò in ospedale per una frattura, avviando una complicità che sarebbe diventata sempre più forte, fino al primo bacio avvenuto subito dopo aver visto una mostra insieme. La Pevin ripercorre gli anni complessi, quando Allen e Mia Farrow si facevano guerra in tribunale per la custodia dei figli e il regista ammise pubblicamente, nel 1992, di avere una relazione con la figlia adottiva della sua oramai ex moglie: "Ho capito che era innamorato di me solo in quel momento. Prima non credevo lo fosse davvero". 

La reazione di Ronan Farrow

A intervenire sull'articolo è stato, come prevedibile, Ronan Farrow, che ha risposto alle parole della Previn commentando la scelta giornalistica del New York Magazine di pubblicare il contenuto: "Come fratello e come figlio mi fa arrabbiare che il NYM abbia deciso di prendere parte a questo tipo di lavoro, scritto da una ammiratore e amica di vecchia data di Woody Allen (la giornalista Daphne Merkin, che ha curato l'articolo, ndr). Come giornalista sono scioccato dalla totale mancanza di cura per i fatti, il rifiuto di includere delle testimonianze in grado di contraddire dei falsi contenuti in questo articolo". 

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