South Park, l’Islam minaccia il cartoon
Niente pareva fermarli: santi, guerre, politici, attori famosi. La devastante, volgarissima ma acuta satira di South Park ha trovato il primo ostacolo della sua pluri-decennale storia: il sito Rivoluzione Musulmana ha pubblicato un articolo minacciando Trey Parker e Matt Stone. "Dobbiamo avvertire Matt e Trey che quello che stanno facendo è stupido e che potrebbero finire come Theo Van Gogh (regista olandese, ammazzato per aver girato due film contro l’integralismo) per la messa in onda di questo show", dichiara uno dei leader di questo ancora sconosciuto movimento.
Il motivo? In un episodio delle scorse settimane, il profeta Maometto appariva con un costume da orso. E’ bastato questo per scatenare le ire fondamentaliste: la reazione degli autori sono state insospettabilmente caute ma ironiche. Oltre a censurare le parole ‘Profeta Maometto’ con un bip nell’episodio successivo, hanno sostituito l’immagine del profeta islamico con Babbo Natale. Paura o drammatizzazione? Difficile da dire per due sceneggiatori che non hanno avuto paura di ritrarre Gesù a guardare riviste pornografiche o Buddha a sniffare cocaina.
Ma potrebbe anche essere un modo per fare pubblicità alla serie, che ha raggiunto da poco il traguardo della 200^ puntata e sta celebrando una quattordicesima stagione in cui, i riferimenti all’attualità e al mondo giovanile e non solo, sono esplosivi: come nel celebratissimo episodio su World of Warcraft, stavolta i ragazzacci si concentrano su Facebook (social network su cui anche David Fincher sta facendo un film), Avatar – di cui Cameron sta preparando il sequel – e sull'ecologia dannosa. Possiamo vederli su MTV, dopo i teenager sporcaccioni di Blue Mountain State, o su Comedy Central e sperare che nessuna minaccia li faccia più retrocedere.
Emanuele Rauco