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“Sta Per Piovere”, il film sull’immigrazione diretto da Haider Rashid

Arriva il primo lungometraggio del regista italo-iracheno Haider Rashid, con protagonista un ragazzo italo-algerino in lotta contro la burocrazia italiana e l’esilio forzato nella sua terra d’origine.
A cura di Aureliano Verità
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Arriva nei nostri cinema la storia firmata dal giovane regista italo-iracheno Haider Rashid, classe 1985. Pensata e girata con un forte carattere realistico, al punto da sembrare a tratti un documentario, potrebbe essere letto come il primo film italiano che tratta i temi del diritto di cittadinanza e dell'identità delle seconde generazioni, diretto però, da un cineasta appartenente proprio a quella seconda generazione raccontata nella pellicola. Rashid, infatti, dopo aver terminato gli studi di cinema a Londra ha deciso di intraprendere la strada del cinema documentario dirigendo il suo "Between Two Lands", titolo emblematico della sua condizione, essendo lui nato a Firenze. Possiamo quindi leggerlo come un film probabilmente autobiografico o comunque girato con gli occhi di un regista che ha vissuto almeno in parte la condizione del protagonista.

La trama

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Said è un giovane sicuro e di grandi ambizioni, nato e cresciuto in Italia da genitori algerini, che studia e lavora come panettiere. Dopo il suicidio del direttore della fabbrica in cui lavora suo padre Hamid, la famiglia si trova di fronte alla spiazzante realtà di non poter rinnovare il permesso di soggiorno, come ha fatto per trent'anni di seguito e riceve un decreto di espulsione. Così, l'Italia, il Paese che Said ha sempre considerato suo, appare come un muro che lo vuole rispedire a casa, in Algeria, un luogo che lui non ha neanche mai visto. Nel tentativo di trovare una soluzione, Said si appella agli avvocati, ai sindacati e alla stampa, cercando di portare attenzione su un problema concreto e sempre più presente nella società italiana. In questo periodo, affronterà le discrepanze della burocrazia legislativa antiquata e riconsidererà profondamente la sua identità, riflettendo sul dubbio se rimanere in Italia clandestinamente o partire per l'Algeria con la sua famiglia.

Il cast

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Il film si affida quasi totalmente alla bravura dell'attore protagonista, il giovane Lorenzo Baglioni, al suo debutto proprio nel film di Haider Rashid, che l'ha scelto per il ruolo di Said. Affianco a lui ritroviamo Mohamed Hanifi e Giulia Rupi, che avevamo già apprezzato in “Reality News”, il film di Salvatore Vitiello nel quale recitava con Francesco Biscione. A completare il cast ritroviamo Amir Ati, Arthur Alexanian, Michael Alexanian, Denny Bonicolini, Luca Campostrini, Carlo Ciappi, e Francesco Grifoni.

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