“Steve McQueen: una vita spericolata”, il documentario sull’icona di Hollywood
Esce il prossimo 5 novembre nelle nostre sale “Steve McQueen: una vita spericolata”, presentato al Festival di Cannes 2015. I registi sono Gabriel Clarke e John McKennall e lo straordinario documentario ripercorre la lavorazione della pellicola “Le 24 Ore di Le Mans”(1971), diretto da Lee H. Katzin che aveva proprio come protagonista il leggendario attore statunitense, Steve McQueen (1930-1980), noto per il suo temperamento spericolato e dall’indole da antidivo per eccellenza. McQueen era anche un grandissimo appassionato di corse, sia su due che su quattro ruote, ed era disposto veramente a tutto affinchè il film incentrato sulla gara più impegnativa del calendario del motorsport vedesse la luce. “Steve McQueen: una vita spericolata” ci offre uno spaccato unico e fenomenale del mondo dell'automobilismo degli anni Settanta e un ricchissimo dietro le quinte delle riprese effettuate per la pellicola durante la 24 Ore di Le Mans, del 1970.
Steve McQueen, dietro le quinte della vita di un’icona assoluta
Naturalmente, Gabriel Clarke e John McKennall non si sono di certo soffermati solo sul racconto del film, ma ci danno anche un ritratto inedito e spettacolare dell’iconico attore dagli occhi di ghiaccio, amatissimo dalle donne di tutto il mondo e invidiato e ammirato dagli uomini. Nel documentario c’è il racconto delle vicende pubbliche e private di quegli anni e ci saranno anche delle foto mai viste prima, oltre ad interviste esclusive a Derek Bell, cinque volte vincitore a Le Mans e a David Piper, che perse una gamba durante le riprese. La lavorazione, come i cinefili più accaniti già sapranno, non fu affatto facile e i due registi ci svelano tutti i retroscena, grazie anche alle testimonianze di Chad McQueen, figlio del grande Steve. Da non perdere assolutamente.